Il gruppo si è formato nel 2010 intorno alle questioni del rapporto tra Architettura e Luogo, volendosi inserire in quella tradizione della cultura architettonica che sottende un modo di progettare rigorosamente connesso alle specificità dei contesti, dove si inserisce la nuova architettura o la trasformazione di costruzioni esistenti, sia in ambiti urbani che naturalistici. L'attenzione alla storia di un luogo è ritenuta indispensabile per creare quel necessario processo di continuità tra la memoria collettiva e l'innovazione contemporanea.
In particolare si occupa di tre principali tematiche.
- La casa temporanea tra architettura e neuroscienze: dal 2001, mettendo in relazione le esigenze dell'essere umano con le criticità dell'abitare urbano moderno, la ricerca si propone di studiare nuovi modi di abitare nelle città europee del XXI secolo, basandosi sui concetti di "soglia", "in-between" e "perturbante". Recentemente, questa ricerca si sta occupando dell'analisi degli spazi soglia per risolvere le emergenze pandemiche, e dello sviluppo del tema degli spazi-lavoro / studio in ambito domestico, in particolare, il rapporto tra abitazione e neuroscienze.
- Valorizzazione sostenibile di ex siti militari: dal 2011, in collaborazione con Istituzioni italiane e straniere, la ricerca si propone di studiare complessi militari dismessi costruiti prima e durante la Prima Guerra Mondiale e la Guerra Fredda. Recentemente, in collaborazione con gruppi di ricerca dell'Universidad Politecnica di Cartagena, IE University di Madrid, Curtin University Australia, Università della Svizzera italiana, Uppsala Universitet, University of York, sta studiando una rete dei complessi militari dismessi della Guerra Fredda in Europa, analizzando e progettando il riutilizzo di ex basi in Italia e in altri paesi dell'alleanza NATO (ex Repubblica Federale di Germania e Regno Unito), di paesi neutrali (Svezia, Spagna, Svizzera) e dell'ex Patto di Varsavia (ex Repubblica Democratica Tedesca).
- Microarchitetture: dal 2014 la ricerca ha analizzato il concetto di micro-architettura per inserire nuovi servizi in siti caratterizzati da particolari valori storici e paesaggistici, dove l'architettura deve avere un basso impatto ambientale, sia da un punto di vista estetico che da quello dei consumi energetici. Tra il 2020 e il 2022, all'interno di un progetto di UniBs finanziato da Regione Lombardia, verranno realizzati a Brescia e Bassano Bresciano (BS) due prototipi di stazioni di ricarica / microarchitetture contenenti funzioni miste, didattiche e informative, di servizio al pubblico locale e ai turisti. I prototipi saranno sostenibili dal punto di vista energetico e avranno uno stretto rapporto con le caratteristiche storiche e paesaggistiche dei luoghi urbani in cui saranno inseriti.
Parole chiave:
abitare
agricivismo
architettura
aree dismesse,
confini
luogo
micro-architettura
post-domestico
sostenibilità
waterfront.
Membri del gruppo:
Olivia Longo (responsabile)
Silvia Dalzero
Salvatore Rugino
Davide Sigurtà
Virginia Sgobba
Paolo Vincenzo Romeo
Indirizzo:
DICATAM via Branze 43
25123 Brescia
Periodo di attività:
(dicembre 24, 2010 - )