La sindrome di Aicardi Goutières (AGS) è una malattia genetica rara, a trasmissione autosomica recessiva, che si colloca nella categoria delle interferonopatie, gruppo eterogeneo di malattie che comprende patologie autoimmuni e antoinfiammatorie, nelle quali l'interferone di tipo 1 svolge ruolo primario. Ad oggi sono stati segnalati circa 350 casi, in aumento negli ultimi anni, distribuiti in tutto il mondo. I geni identificati sono 9, tutti verosimilmente coinvolti nel processo di degradazione degli acidi nucleici che si accumulano e determinano un aumento della secrezione di interferone-alfa. Biomarker di tale patologia è la cosiddetta “firma dell’interferone (ISGs)”, metodica che va a studiare il livello di trasduzione di un gruppo di geni stimolati dall’interferone tipo 1. L’esordio avviene solitamente nel primo anno di vita, in genere dopo uno sviluppo apparentemente normale, e si manifesta con sintomi come irritabilità, disturbi del sonno e febbri ricorrenti senza infezioni evidenti. L’evoluzione è verso un’encefalopatia subacuta, con evidenza progressiva di ritardo dello sviluppo psicomotorio, riduzione della crescita della circonferenza cranica, segni neurologici (tetraplegia spastico-distonica, nistagmo, riduzione dell’acuità visiva ed epilessia) ed extraneurologici quali geloni, acrocianosi ed eritema periungueale. La fase encefalopatica in genere dura alcuni mesi, quindi il quadro clinico si stabilizza. Si associano alterazioni neuroradiologiche (calcificazioni cerebrali, leucodistrofia, atrofia cerebrale) e liquorali, quali linfocitosi cronica ed elevati livelli di interferone alfa. Ad oggi la terapia è principalmente sintomatica e si avvale di farmaci antiepilettici, fisioterapia respiratoria, psicomotricità, controllo dietetico e prevenzione delle complicanze. Il nostro gruppo di ricerca ha condotto vari studi volti ad una migliore comprensione dei meccanismi eziopatogenetici (attraverso la creazione di cellule staminali pluripotenti mediante tecniche di riprogrammazione epigenetica delle cellule somatiche), ad una migliore definizione del profilo neurologico e immuno-reumatologico (per meglio delineare la storia naturale di malattia) e allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche (come per esempio l’utilizzo di farmaci Jak-inibitori).
Periodo di attività:
(gennaio 1, 2009 - )