Skip to Main Content (Press Enter)

Logo UNIBS
  • ×
  • Home
  • Persone
  • Strutture
  • Competenze
  • Pubblicazioni
  • Professioni
  • Corsi
  • Insegnamenti
  • Terza Missione

Competenze & Professionalità
Logo UNIBS

|

Competenze & Professionalità

unibs.it
  • ×
  • Home
  • Persone
  • Strutture
  • Competenze
  • Pubblicazioni
  • Professioni
  • Corsi
  • Insegnamenti
  • Terza Missione
  1. Strutture

Progettazione architettonica e urbana per la valorizzazione dei luoghi

Gruppo
Il gruppo si è formato nel 2010 intorno alle questioni del rapporto tra Architettura e Luogo, volendosi inserire in quella tradizione della cultura architettonica che sottende un modo di progettare rigorosamente connesso alle specificità dei contesti, dove si inserisce la nuova architettura o la trasformazione di costruzioni esistenti, sia in ambiti urbani che naturalistici. L'attenzione alla storia di un luogo è ritenuta indispensabile per creare quel necessario processo di continuità tra la memoria collettiva e l'innovazione contemporanea. In particolare si occupa di tre principali tematiche. - La casa temporanea tra architettura e neuroscienze: dal 2001, mettendo in relazione le esigenze dell'essere umano con le criticità dell'abitare urbano moderno, la ricerca si propone di studiare nuovi modi di abitare nelle città europee del XXI secolo, basandosi sui concetti di "soglia", "in-between" e "perturbante". Recentemente, questa ricerca si sta occupando dell'analisi degli spazi soglia per risolvere le emergenze pandemiche, e dello sviluppo del tema degli spazi-lavoro / studio in ambito domestico, in particolare, il rapporto tra abitazione e neuroscienze. - Valorizzazione sostenibile di ex siti militari: dal 2011, in collaborazione con Istituzioni italiane e straniere, la ricerca si propone di studiare complessi militari dismessi costruiti prima e durante la Prima Guerra Mondiale e la Guerra Fredda. Recentemente, in collaborazione con gruppi di ricerca dell'Universidad Politecnica di Cartagena, IE University di Madrid, Curtin University Australia, Università della Svizzera italiana, Uppsala Universitet, University of York, sta studiando una rete dei complessi militari dismessi della Guerra Fredda in Europa, analizzando e progettando il riutilizzo di ex basi in Italia e in altri paesi dell'alleanza NATO (ex Repubblica Federale di Germania e Regno Unito), di paesi neutrali (Svezia, Spagna, Svizzera) e dell'ex Patto di Varsavia (ex Repubblica Democratica Tedesca). - Microarchitetture: dal 2014 la ricerca ha analizzato il concetto di micro-architettura per inserire nuovi servizi in siti caratterizzati da particolari valori storici e paesaggistici, dove l'architettura deve avere un basso impatto ambientale, sia da un punto di vista estetico che da quello dei consumi energetici. Tra il 2020 e il 2022, all'interno di un progetto di UniBs finanziato da Regione Lombardia, verranno realizzati a Brescia e Bassano Bresciano (BS) due prototipi di stazioni di ricarica / microarchitetture contenenti funzioni miste, didattiche e informative, di servizio al pubblico locale e ai turisti. I prototipi saranno sostenibili dal punto di vista energetico e avranno uno stretto rapporto con le caratteristiche storiche e paesaggistiche dei luoghi urbani in cui saranno inseriti. Parole chiave: abitare agricivismo architettura aree dismesse, confini luogo micro-architettura post-domestico sostenibilità waterfront. Membri del gruppo: Olivia Longo (responsabile) Silvia Dalzero Salvatore Rugino Davide Sigurtà Virginia Sgobba Paolo Vincenzo Romeo
Indirizzo:
DICATAM via Branze 43 25123 Brescia
Periodo di attività:
(dicembre 24, 2010 - )
  • Dati Generali
  • Ricerca
  • Afferenze
  • Pubblicazioni
  • Contatti

Dati Generali

Acronimo

AUDEP

Tipo

Gruppo di ricerca coordinata

Strutture collegate

Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica

Ricerca

Settori (40)


41.20.00 - Costruzione di edifici residenziali e non residenziali

43.29.09 - Altri lavori di costruzione e installazione nca

58.11.00 - Edizione di libri

58.19.00 - Altre attività editoriali

59.11.00 - Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi

59.13.00 - Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi

59.20.10 - Edizione di registrazioni sonore

71.11.00 - Attività degli studi di architettura

72.19.09 - Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle altre scienze naturali e dell'ingegneria

72.20.00 - Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche

74.10.29 - Altre attività dei disegnatori grafici

74.10.30 - Attività dei disegnatori tecnici

74.10.90 - Altre attività di design

74.20.19 - Altre attività di riprese fotografiche

74.90.93 - Altre attività di consulenza tecnica nca

85.52.09 - Altra formazione culturale

85.59.20 - Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale

85.60.01 - Consulenza scolastica e servizi di orientamento scolastico

90.01.09 - Altre rappresentazioni artistiche

90.02.09 - Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche

90.03.09 - Altre creazioni artistiche e letterarie

91.02.00 - Attività di musei

91.03.00 - Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili

91.04.00 - Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali

93.21.00 - Parchi di divertimento e parchi tematici

PE8_11 - Sustainable design (for recycling, for environment, eco-design) - (2020)

PE8_3 - Civil engineering, architecture, maritime/hydraulic engineering, geotechnics, waste treatment - (2020)

SH2_3 - Conflict resolution, war, peace building - (2020)

SH2_9 - Urban, regional and rural studies - (2020)

SH3_3 - Social integration, exclusion, prosocial behaviour - (2020)

SH5_6 - History of art and architecture, arts-based research - (2020)

SH5_7 - Museums, exhibitions, conservation and restoration - (2020)

SH5_8 - Cultural studies, cultural identities and memories, cultural heritage - (2020)

SH6_3 - General archaeology, archaeometry, landscape archaeology - (2020)

Goal 11: Sustainable cities and communities

Goal 16: Peace, justice and strong institutions

Goal 4: Quality education

Goal 9: Industry, Innovation, and Infrastructure

Settore ICAR/14 - Composizione Architettonica e Urbana

Ingegneria edile e architettura

Parole chiave libere (11)

  • ascendente
  • decrescente
abitare
agricivismo
architettura
aree industriali dismesse
aree militari dismesse
confini
luogo
microarchitettura
post-domestico
sostenibilità
waterfront
No Results Found
  • «
  • ‹
  • {pageNumber}
  • ›
  • »
{startItem} - {endItem} di {itemsNumber}

Linee di ricerca

ABITARE Nel 1992, Vidler affronta il tema del ‘perturbante’ fornendo una interpretazione della configurazione di edifici e progetti, degli anni Novanta del XX secolo, nati da un rinnovato interesse per il perturbante come metafora di una condizione moderna fondamentalmente invivibile. Vidler conclude il suo trattato sul rapporto tra perturbante e architettura, orientando la riflessione sulla tendenza di una estetica contemporanea legata ai processi di rispecchiamento in una società dello spettacolo che tende a sopprimere qualsiasi profondità fenomenologica, rompendo con una lunga tradizione di relazioni antropomorfiche in architettura. Secondo Vidler, tale rottura ha inevitabili conseguenze spaziali perturbanti. Il concetto di ‘perturbante’ risale al periodo romantico e si associa all’architettura sin dalla fine del Settecento. Esso si innesta nel luogo intermedio che risiede tra la natura instabile della casa (house e home) e lo straniamento sociale e individuale della città contemporanea dove i suoi spazi labirintici sono stati interpretati come fonti dell’angoscia moderna. In entrambi i casi il perturbante non è identificabile con uno spazio reale ma rappresenta uno stato mentale di proiezione dove tendono a svanire i confini tra reale e irreale. Freud evidenzia l’intrinseco significato del doppio che sta nel termine unheimlich ovvero ‘non domestico’, radicandolo così, etimologicamente, a questioni di identità ed ai rapporti tra psiche e dimora, corpo e casa, individuo e metropoli. Il perturbante è l’erede di una sensazione di disagio identificata già fin dal XVIII secolo e descritta nei racconti di Hoffmann e Poe come una condizione psicologica di sdoppiamento, dove l’altro viene percepito come replica di sé e, pertanto, ancor più spaventoso in quanto uguale. Dal punto di vista sociale, questa angoscia provocata da presenze estranee, che invadono gli ambienti domestici, è in realtà rivelatrice di un’insicurezza di fondo della classe, all’epoca, di recente istituzione, quella della borghesia. Ma l’interesse per il perturbante è una costante nella cultura moderna e i mutamenti dei media lo hanno reso più intenso. Il perturbante fu generato anche dalla comparsa delle grandi città, dalle folle sgradevolmente eterogenee e dalle nuove proporzioni degli spazi , «lo straniamento urbano era una conseguenza dello stato centralizzato e della concentrazione del potere politico e culturale, dove le consuetudini locali e i legami comunitari erano brutalmente recisi» (Vidler, 1992). GUERRA FREDDA Dopo la caduta del muro di Berlino, i siti militari di tutta Europa sono stati lentamente dismessi, con tempistiche diverse a seconda dei diversi paesi. Si tratta di aree abbandonate e, tuttora, in gran parte sconosciute perché per decenni è stato vietato l’accesso ai civili. Dall’esterno, in alcuni casi, la percezione del controllo militare è durata più a lungo della sua effettiva dismissione. Alcune comunità limitrofe hanno anche avviato processi di riconversione ma, spesso, in modo non sistematico e senza considerare la presenza di una rete di siti militari europei della Guerra Fredda. Questi siti militari dismessi comprendono: depositi di armi nucleari, sistemi di comunicazione e radar, aeroporti militari, siti aeronautici e navali, strutture di difesa missilistica. Sono già trascorsi circa tredici anni dall’avvio dei complessi iter di dismissione, ed è arrivato il momento di attivare un processo di identificazione per capire quali scelte sostenibili di riuso possono essere più adatte alla conservazione della loro memoria storica. MICROARCHITETTURA Tramite la progettazione di microarchitetture è possibile riqualificare spazi urbani complessi e disomogenei, offrendo vari servizi anche tramite l’uso di tecnologie avanzate; il racconto di storie di luoghi, città, personaggi; la comunicazione di informazioni relative a uffici pubblici, servizi, sicurezza, benessere.
No Results Found

Afferenze

Referenti

LONGO Olivia

Partecipanti (4)

DALZERO Silvia
RUGINO Salvatore
Sgobba Virginia
Sigurtà Davide

Pubblicazioni

Pubblicazioni (42)

  • ascendente
  • decrescente
  • Tutti
  • All
  • Open
  • Partially Open
  • Mixed
  • Embargoed
  • Reserved

Contatti

Indirizzo Email

olivia.longo@unibs.it

Sito Web

http://olivia-longo-app.unibs.it/
  • Assistenza
  • Privacy
  • Utilizzo dei cookie
  • Note legali

Realizzato con VIVO | Designed by Cineca | 25.5.2.0