Tipo Insegnamento:
Obbligatoria
Durata (ore):
0
CFU:
0
SSD:
Indefinito/Interdisciplinare
Sede:
BRESCIA
Url:
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA/PIANO GENERALE Anno: 4
Anno:
2025
Course Catalogue:
Dati Generali
Periodo di attività
Ciclo Annuale Unico (15/09/2025 - 05/06/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso svolge la funzione di supporto teorico e critico al Laboratorio di progettazione, in stretta integrazione con le attività svolte in aula. Il programma è costruito in modo da radicare negli studenti la convinzione che il progetto architettonico non debba mai essere inteso come un esercizio astratto, separato dalla fisicità e dalla tecnicalità della costruzione, ma che debba costantemente ricondursi alle ragioni materiali, strutturali, tecnologiche e di dettaglio che lo determinano. Ogni scelta formale è così letta nella sua ricaduta concreta sul modo di costruire, sui costi, sulle prestazioni ambientali, sull’uso e sulla manutenzione, favorendo un approccio progettuale in cui spazio, struttura, involucro, impianti e materiali siano tenuti insieme in un quadro coerente di fattibilità.
Parallelamente, il corso intende promuovere la capacità di guardare con curiosità e apertura critica all’esperienza altrui – opere, progetti, teorie, studi urbani – ricercando sistematicamente affinità e differenze, analogie e distinzioni. Il riferimento a esempi e precedenti è presentato come un vero e proprio strumento operativo dell’atto progettuale: il meccanismo del confronto, per analogia o per contrasto, sollecita infatti la capacità di classificare, riconoscere pattern, individuare elementi comuni e specificità, costruendo criteri di valutazione argomentati e consapevoli, invece di ricorrere a giudizi estetici aprioristici. In questo senso, la riflessione sui casi studio non ha un carattere meramente illustrativo, ma contribuisce alla formazione del giudizio critico e della consapevolezza disciplinare.
Un ulteriore obiettivo del corso riguarda l’elaborazione del progetto alla scala urbana, invitando gli studenti a ragionare sulle diverse dimensioni della “ricomposizione” – morfologica, tipologica, funzionale, paesaggistica, sociale – e a mettere in relazione ogni elemento con le appropriate tecniche operative e le corrispondenti modalità di rappresentazione. La struttura insediativa, lo spazio pubblico, il tessuto edilizio, le relazioni con il paesaggio e con le infrastrutture vengono affrontati in modo coordinato, facendo uso di mappe, diagrammi, sezioni urbane, viste prospettiche, modelli fisici e digitali, considerati parte integrante del discorso progettuale. In questa prospettiva, il corso mira a sviluppare la capacità di affrontare un progetto complesso in ambito urbano, imparando a cogliere dal contesto la struttura di impianto, le disponibilità alla trasformazione e le potenzialità insediative, attraverso una lettura critica delle condizioni fisiche, sociali, economiche e ambientali del luogo e la formulazione di scenari di trasformazione realistici e responsabili.
Infine, il percorso formativo è orientato a rafforzare una sicura dimestichezza nell’integrare scelte compositive, strutturali e tecnologiche all’interno di un manufatto di struttura complessa, e a consolidare la capacità di pervenire alla definizione esecutiva dell’edificio (o dell’insieme di edifici) in continuità con le scelte di espressione formale del progetto. Gli studenti sono guidati a tradurre le intenzioni spaziali e compositive in soluzioni costruttive articolate, sviluppando dettagli architettonici che esplicitino il rapporto tra struttura, chiusure, nodi, materiali, finiture e sistemi tecnologici. Particolare attenzione è rivolta alla qualità della rappresentazione tecnica – disegni esecutivi, particolari costruttivi, modelli digitali e fisici – e alla capacità di utilizzare questi strumenti come veicolo di comunicazione professionale verso interlocutori diversi (committenti, consulenti, amministrazioni, imprese), mantenendo un nesso continuo tra idea, processo e realizzazione.
Parallelamente, il corso intende promuovere la capacità di guardare con curiosità e apertura critica all’esperienza altrui – opere, progetti, teorie, studi urbani – ricercando sistematicamente affinità e differenze, analogie e distinzioni. Il riferimento a esempi e precedenti è presentato come un vero e proprio strumento operativo dell’atto progettuale: il meccanismo del confronto, per analogia o per contrasto, sollecita infatti la capacità di classificare, riconoscere pattern, individuare elementi comuni e specificità, costruendo criteri di valutazione argomentati e consapevoli, invece di ricorrere a giudizi estetici aprioristici. In questo senso, la riflessione sui casi studio non ha un carattere meramente illustrativo, ma contribuisce alla formazione del giudizio critico e della consapevolezza disciplinare.
Un ulteriore obiettivo del corso riguarda l’elaborazione del progetto alla scala urbana, invitando gli studenti a ragionare sulle diverse dimensioni della “ricomposizione” – morfologica, tipologica, funzionale, paesaggistica, sociale – e a mettere in relazione ogni elemento con le appropriate tecniche operative e le corrispondenti modalità di rappresentazione. La struttura insediativa, lo spazio pubblico, il tessuto edilizio, le relazioni con il paesaggio e con le infrastrutture vengono affrontati in modo coordinato, facendo uso di mappe, diagrammi, sezioni urbane, viste prospettiche, modelli fisici e digitali, considerati parte integrante del discorso progettuale. In questa prospettiva, il corso mira a sviluppare la capacità di affrontare un progetto complesso in ambito urbano, imparando a cogliere dal contesto la struttura di impianto, le disponibilità alla trasformazione e le potenzialità insediative, attraverso una lettura critica delle condizioni fisiche, sociali, economiche e ambientali del luogo e la formulazione di scenari di trasformazione realistici e responsabili.
Infine, il percorso formativo è orientato a rafforzare una sicura dimestichezza nell’integrare scelte compositive, strutturali e tecnologiche all’interno di un manufatto di struttura complessa, e a consolidare la capacità di pervenire alla definizione esecutiva dell’edificio (o dell’insieme di edifici) in continuità con le scelte di espressione formale del progetto. Gli studenti sono guidati a tradurre le intenzioni spaziali e compositive in soluzioni costruttive articolate, sviluppando dettagli architettonici che esplicitino il rapporto tra struttura, chiusure, nodi, materiali, finiture e sistemi tecnologici. Particolare attenzione è rivolta alla qualità della rappresentazione tecnica – disegni esecutivi, particolari costruttivi, modelli digitali e fisici – e alla capacità di utilizzare questi strumenti come veicolo di comunicazione professionale verso interlocutori diversi (committenti, consulenti, amministrazioni, imprese), mantenendo un nesso continuo tra idea, processo e realizzazione.
Prerequisiti
È richiesto che lo studente abbia previamente sostenuto e superato le prove d’esame relative ai Corsi e ai Laboratori di Architettura e Composizione Architettonica dei precedenti anni di corso. Ciò implica l’acquisizione delle conoscenze di base in ambito compositivo, la familiarità con il lessico disciplinare e con i principali strumenti metodologici del progetto, nonché la capacità di sviluppare e rappresentare un’idea architettonica in modo coerente e argomentato.
È inoltre necessario che lo studente possieda una conoscenza consolidata di almeno un manuale o testo di riferimento sulla storia dell’architettura contemporanea. Tale conoscenza dovrà consentire di inquadrare criticamente opere, autori, correnti e temi della cultura architettonica dal Novecento ad oggi, così da poter utilizzare consapevolmente esempi e riferimenti storici nell’elaborazione del progetto.
Infine, si richiede il pieno possesso dei fondamenti di geometria euclidea e dei principali metodi di rappresentazione dell’architettura e della città, sia in forma analogica sia digitale. Lo studente deve essere in grado di utilizzare con sicurezza proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettive, sezioni e dettagli, nonché gli strumenti informatici di base per il disegno e la modellazione (CAD, modellazione tridimensionale, impaginazione grafica), al fine di restituire in modo chiaro, accurato e tecnicamente corretto le diverse fasi del processo progettuale.
È inoltre necessario che lo studente possieda una conoscenza consolidata di almeno un manuale o testo di riferimento sulla storia dell’architettura contemporanea. Tale conoscenza dovrà consentire di inquadrare criticamente opere, autori, correnti e temi della cultura architettonica dal Novecento ad oggi, così da poter utilizzare consapevolmente esempi e riferimenti storici nell’elaborazione del progetto.
Infine, si richiede il pieno possesso dei fondamenti di geometria euclidea e dei principali metodi di rappresentazione dell’architettura e della città, sia in forma analogica sia digitale. Lo studente deve essere in grado di utilizzare con sicurezza proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettive, sezioni e dettagli, nonché gli strumenti informatici di base per il disegno e la modellazione (CAD, modellazione tridimensionale, impaginazione grafica), al fine di restituire in modo chiaro, accurato e tecnicamente corretto le diverse fasi del processo progettuale.
Metodi didattici
A titolo orientativo si individuano quattro fasi didattiche integrate, da intendersi non come passaggi rigidamente sequenziali, ma come momenti ricorrenti e in parte sovrapposti del percorso formativo.
La prima fase riguarda l’inquadramento teorico e l’impostazione programmatica. Attraverso lezioni frontali e discussioni introduttive vengono presentati il tema di progetto, gli obiettivi formativi, il quadro concettuale di riferimento e i principali strumenti metodologici. Si chiariscono il ruolo del contesto, le questioni urbane e sociali considerate prioritarie, i vincoli e le potenzialità del sito, così da fornire agli studenti un orizzonte comune entro cui collocare le proprie scelte progettuali.
La seconda fase è dedicata alle lezioni su exempla, ovvero all’analisi di casi studio selezionati (edifici, interventi urbani, progetti di ricerca) con particolare attenzione all’individuazione di possibili riferimenti. Lo scopo non è proporre modelli da imitare, ma costruire un repertorio critico di esempi che permetta agli studenti di riconoscere strategie ricorrenti di organizzazione spaziale, inserimento nel contesto, definizione tipologica e costruttiva, nonché diversi modi di rappresentare e argomentare il progetto.
La terza fase prende forma a partire dallo sviluppo dei progetti degli studenti, discussi prevalentemente attraverso revisioni collettive. Dai lavori in corso vengono individuati nuclei problematici e temi critici ricorrenti (rapporto con il suolo, misura dello spazio pubblico, articolazione distributiva, relazione tra forma e struttura, nodo costruttivo, ecc.), che diventano oggetto di lezioni teoriche mirate. In questo modo la teoria è messa in dialogo diretto con le difficoltà e le intuizioni emerse nel processo di progetto, assumendo un ruolo operativo e non meramente illustrativo.
Infine, durante l’anno si svolgono in aula alcune prove ex-tempore, concepite come esperimenti “in presa diretta” per favorire un approccio induttivo al progetto. Si tratta di esercitazioni brevi (schizzi, micro-varianti tipologiche, piccole prove di dettaglio, modelli veloci) volte a verificare l’uso consapevole e non omologato degli strumenti e dei metodi di rappresentazione, analogici e digitali, intesi come mezzi di formazione, comprensione e verifica delle intenzioni progettuali, più che come semplici strumenti di restituzione grafica.
La prima fase riguarda l’inquadramento teorico e l’impostazione programmatica. Attraverso lezioni frontali e discussioni introduttive vengono presentati il tema di progetto, gli obiettivi formativi, il quadro concettuale di riferimento e i principali strumenti metodologici. Si chiariscono il ruolo del contesto, le questioni urbane e sociali considerate prioritarie, i vincoli e le potenzialità del sito, così da fornire agli studenti un orizzonte comune entro cui collocare le proprie scelte progettuali.
La seconda fase è dedicata alle lezioni su exempla, ovvero all’analisi di casi studio selezionati (edifici, interventi urbani, progetti di ricerca) con particolare attenzione all’individuazione di possibili riferimenti. Lo scopo non è proporre modelli da imitare, ma costruire un repertorio critico di esempi che permetta agli studenti di riconoscere strategie ricorrenti di organizzazione spaziale, inserimento nel contesto, definizione tipologica e costruttiva, nonché diversi modi di rappresentare e argomentare il progetto.
La terza fase prende forma a partire dallo sviluppo dei progetti degli studenti, discussi prevalentemente attraverso revisioni collettive. Dai lavori in corso vengono individuati nuclei problematici e temi critici ricorrenti (rapporto con il suolo, misura dello spazio pubblico, articolazione distributiva, relazione tra forma e struttura, nodo costruttivo, ecc.), che diventano oggetto di lezioni teoriche mirate. In questo modo la teoria è messa in dialogo diretto con le difficoltà e le intuizioni emerse nel processo di progetto, assumendo un ruolo operativo e non meramente illustrativo.
Infine, durante l’anno si svolgono in aula alcune prove ex-tempore, concepite come esperimenti “in presa diretta” per favorire un approccio induttivo al progetto. Si tratta di esercitazioni brevi (schizzi, micro-varianti tipologiche, piccole prove di dettaglio, modelli veloci) volte a verificare l’uso consapevole e non omologato degli strumenti e dei metodi di rappresentazione, analogici e digitali, intesi come mezzi di formazione, comprensione e verifica delle intenzioni progettuali, più che come semplici strumenti di restituzione grafica.
Verifica Apprendimento
La verifica dell'apprendimento si articola in due fasi:
1. revisioni periodiche da parte della docenza degli elaborati progettuali sviluppati durante il periodo didattico;
2. a conclusione del corso, lo studente sarà sottoposto a un esame orale durante il quale dovrà presentare gli elaborati progettuali richiesti con maturità e proprietà di linguaggio dando conto dei riferimenti culturali e delle logiche compositive adottate. I grafici prodotti dovranno essere connotati da un’accurata rappresentazione che dimostri la padronanza di gestire un progetto complesso dalla scala del dettaglio architettonico fino alla scala urbana.
1. revisioni periodiche da parte della docenza degli elaborati progettuali sviluppati durante il periodo didattico;
2. a conclusione del corso, lo studente sarà sottoposto a un esame orale durante il quale dovrà presentare gli elaborati progettuali richiesti con maturità e proprietà di linguaggio dando conto dei riferimenti culturali e delle logiche compositive adottate. I grafici prodotti dovranno essere connotati da un’accurata rappresentazione che dimostri la padronanza di gestire un progetto complesso dalla scala del dettaglio architettonico fino alla scala urbana.
Testi
Premesso che si richiede la conoscenza approfondita di almeno una "storia dell'architettura contemporanea", per ogni fase saranno forniti riferimenti bibliografici mirati: una sorta di guida, di sussidio didattico parallelo alle lezioni e ai seminari.
Bibliografia di riferimento:
PAOLELLA A. (2024), Architetture indisciplinate, Milano: Elèuthera.
SENNET R., SENDRA P. (2022), Progettare in disordine, Roma: Treccani.
PAOLELLA A., KROLL L. (2021), Tracce umane, oltre la manifestazione del disordine, Cosenza: Luigi Pellegrini Editore.
WATSON J. (2020). Lo—TEK. Design by Radical Indigenism. Cologne: Taschen.
GALIANO L. F. (2020). Arquitectura Viva. Herzog & de Meuron 2003-2019. Madrid: Arquitectura Viva SL.
ANGI B. (2018). Ricomposizioni Architettoniche, parallelismi e analogie. Siracusa: LetteraVentidue.
VRACHLIOTIS G./FREI O. (2017).Thinking by Modeling. Leipzig Spector: Books OHG.
ANGI B. (2016). Amnistia per l'esistente. Strategie architettoniche adattive per la riqualificazione dell'ambiente costruito. Siracusa: LetteraVentidue.
ANGI B. (ed.) (2016). Eutopia Urbana. Eutopia Urbanscape. La riqualificazione integrata dell'edilizia sociale. The combined redevelopment of social housing. Siracusa: LetteraVentidue.
Alejandro Aravena (ed.) (2016), Reporting from the Front, 15th International Architecture Exhibition, Venezia: Marsilio.
KOOLHAAS R. (2014). Elements of Architecture, 14th International Architecture Exhibition. Venezia: Marsilio.
AURELI, P. V. (2013). Less Is Enough: On Architecture and Asceticism. Mosca: Strelka Digital Press.
MVRDV (2006). KM3, Excursions on Capacities. Barcelona: Actar.
DRUOT F., LACATON A., VASSAL J.P. (2004). Plus. Les grands ensembles de logements. Territoire d’exception. Etude réalisée pour le Ministère de la Culture et de la Communication Direction de l’Architecture et du Patrimoine. Barcelona: Actar.
CASTRO R., DENISSOF S. (2005). [Re]modeler, Métamorphoser. Paris: Le Moniteur.
OMA, KOOLHAAS R., MAU B. (1997). S,M,L,XL. Köln: Taschen.
LE CORBUSIER (1935-1970). Oeuvre complète 1910-1965, 8 vol. Zurich: Gisberger – Artemis.
Bibliografia di riferimento:
PAOLELLA A. (2024), Architetture indisciplinate, Milano: Elèuthera.
SENNET R., SENDRA P. (2022), Progettare in disordine, Roma: Treccani.
PAOLELLA A., KROLL L. (2021), Tracce umane, oltre la manifestazione del disordine, Cosenza: Luigi Pellegrini Editore.
WATSON J. (2020). Lo—TEK. Design by Radical Indigenism. Cologne: Taschen.
GALIANO L. F. (2020). Arquitectura Viva. Herzog & de Meuron 2003-2019. Madrid: Arquitectura Viva SL.
ANGI B. (2018). Ricomposizioni Architettoniche, parallelismi e analogie. Siracusa: LetteraVentidue.
VRACHLIOTIS G./FREI O. (2017).Thinking by Modeling. Leipzig Spector: Books OHG.
ANGI B. (2016). Amnistia per l'esistente. Strategie architettoniche adattive per la riqualificazione dell'ambiente costruito. Siracusa: LetteraVentidue.
ANGI B. (ed.) (2016). Eutopia Urbana. Eutopia Urbanscape. La riqualificazione integrata dell'edilizia sociale. The combined redevelopment of social housing. Siracusa: LetteraVentidue.
Alejandro Aravena (ed.) (2016), Reporting from the Front, 15th International Architecture Exhibition, Venezia: Marsilio.
KOOLHAAS R. (2014). Elements of Architecture, 14th International Architecture Exhibition. Venezia: Marsilio.
AURELI, P. V. (2013). Less Is Enough: On Architecture and Asceticism. Mosca: Strelka Digital Press.
MVRDV (2006). KM3, Excursions on Capacities. Barcelona: Actar.
DRUOT F., LACATON A., VASSAL J.P. (2004). Plus. Les grands ensembles de logements. Territoire d’exception. Etude réalisée pour le Ministère de la Culture et de la Communication Direction de l’Architecture et du Patrimoine. Barcelona: Actar.
CASTRO R., DENISSOF S. (2005). [Re]modeler, Métamorphoser. Paris: Le Moniteur.
OMA, KOOLHAAS R., MAU B. (1997). S,M,L,XL. Köln: Taschen.
LE CORBUSIER (1935-1970). Oeuvre complète 1910-1965, 8 vol. Zurich: Gisberger – Artemis.
Contenuti
Il corso affronta il tema della "ricomposizione architettonica e urbana" attraverso l’analisi di contesti reali, con l’obiettivo di ancorare la didattica alle sfide concrete delle trasformazioni contemporanee. L’università, grazie alle proprie competenze multidisciplinari, è intesa come risorsa al servizio della collettività, capace di orientare scelte consapevoli e di contribuire a processi di trasformazione condivisi e sostenibili. La cultura architettonica, intesa come bene comune, è chiamata a uscire dall’ambito strettamente accademico per proporre visioni alternative di sviluppo urbano e sperimentare soluzioni che mettano al centro l’abitare nelle sue dimensioni sociali, economiche, ambientali e politiche.
Affrontare la "ricomposizione" significa fornire agli studenti strumenti per riconoscere criticità e discontinuità, interpretare le possibilità di trasformazione e restituire coerenza a paesaggi frammentati. L’analisi del contesto – fisico, storico, sociale, ambientale – costituisce il punto di partenza per definire strategie d’intervento capaci di andare oltre la soluzione puntuale, verso assetti insediativi più equilibrati e inclusivi. La concretezza dell’insegnamento si radica nei principi della costruzione e si contrappone a visioni troppo astratte o autoreferenziali, promuovendo un costante confronto tra sperimentazione progettuale e condizioni reali di fattibilità.
Il percorso formativo promuove il progetto come processo riflessivo e iterativo, fondato sul continuo passaggio tra analisi e proposta, tra idea e costruzione. Il dettaglio è assunto come generatore di spazio e misura, elemento che trasmette coerenza all’insieme. Particolare attenzione è rivolta alla misura come strumento che dà forma e significato allo spazio e al rischio di una rappresentazione puramente iconica, che sostituisce il progetto costruito con la sola immagine. Le attività didattiche, centrate sullo studente, combinano lezioni, casi studio, esercitazioni e revisioni collettive, valorizzando il lavoro collaborativo e l’uso critico dei precedenti. L’obiettivo è formare progettisti capaci di leggere condizioni materiali e sociali, integrare scala urbana ed edilizia, restituire unità a contesti frammentati e riaffermare il costruire come atto culturale e civile.
Affrontare la "ricomposizione" significa fornire agli studenti strumenti per riconoscere criticità e discontinuità, interpretare le possibilità di trasformazione e restituire coerenza a paesaggi frammentati. L’analisi del contesto – fisico, storico, sociale, ambientale – costituisce il punto di partenza per definire strategie d’intervento capaci di andare oltre la soluzione puntuale, verso assetti insediativi più equilibrati e inclusivi. La concretezza dell’insegnamento si radica nei principi della costruzione e si contrappone a visioni troppo astratte o autoreferenziali, promuovendo un costante confronto tra sperimentazione progettuale e condizioni reali di fattibilità.
Il percorso formativo promuove il progetto come processo riflessivo e iterativo, fondato sul continuo passaggio tra analisi e proposta, tra idea e costruzione. Il dettaglio è assunto come generatore di spazio e misura, elemento che trasmette coerenza all’insieme. Particolare attenzione è rivolta alla misura come strumento che dà forma e significato allo spazio e al rischio di una rappresentazione puramente iconica, che sostituisce il progetto costruito con la sola immagine. Le attività didattiche, centrate sullo studente, combinano lezioni, casi studio, esercitazioni e revisioni collettive, valorizzando il lavoro collaborativo e l’uso critico dei precedenti. L’obiettivo è formare progettisti capaci di leggere condizioni materiali e sociali, integrare scala urbana ed edilizia, restituire unità a contesti frammentati e riaffermare il costruire come atto culturale e civile.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Sono previsti visite didattiche ad importanti eventi culturali e fieristici.
Corsi
Corsi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 Anni
5 anni
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