Tipo Insegnamento:
Obbligatoria
Durata (ore):
45
CFU:
3
SSD:
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Sede:
BRESCIA
Url:
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA/PIANO GENERALE Anno: 4
Anno:
2025
Course Catalogue:
Dati Generali
Periodo di attività
Secondo Semestre (16/02/2026 - 05/06/2026)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il Laboratorio si propone di sviluppare nello studente un insieme integrato di conoscenze, abilità e attitudini per una didattica progettuale innovativa e centrata sullo studente. In tal senso, uno degli obiettivi principali è la capacità di gestione del progetto complesso in ambito urbano e multiscalare. Lo studente è chiamato ad affrontare il progetto operando su diverse scale – dal contesto territoriale all’organismo edilizio e ai suoi spazi di relazione – analizzando criticamente le peculiarità fisiche, morfologiche, sociali e ambientali del contesto. L’impianto architettonico deve essere posto in relazione con la struttura urbana esistente, riconoscendone vincoli, opportunità e gradi di trasformabilità, così da individuare e argomentare le potenzialità insediative in termini di qualità spaziale, prestazioni d’uso, accessibilità e impatto sul contesto. In questa prospettiva, la proposta progettuale è intesa come esito di un processo che integra aspetti formali, funzionali, ambientali ed etico-sociali, in una logica di responsabilità professionale e di attenzione agli utenti finali.
Parallelamente, il Laboratorio mira a consolidare un’integrazione consapevole tra scelte compositive, strutturali e tecnologiche. L’obiettivo è che lo studente acquisisca una solida dimestichezza nel coniugare in modo coerente e argomentato le diverse componenti del progetto, sapendo selezionare sistemi strutturali e soluzioni tecnologiche appropriati rispetto al concept architettonico, alle caratteristiche del sito e alle prestazioni richieste in termini di energia, comfort, durabilità e manutenzione. Particolare attenzione è dedicata all’integrazione di soluzioni sostenibili e a basso impatto ambientale, in coerenza con gli standard internazionali di buona pratica professionale, e alla capacità di riconoscere le interdipendenze tra forma, struttura, involucro e impianti, in una visione olistica del processo progettuale. Tale integrazione si accompagna alla richiesta di documentare in maniera chiara e rigorosa le scelte effettuate, collegandole a riferimenti teorici, normativi e tecnico-costruttivi.
Un ulteriore obiettivo formativo riguarda lo sviluppo del progetto fino alla scala del dettaglio architettonico, con particolare attenzione alla concreta realizzabilità delle soluzioni proposte. Lo studente è guidato a tradurre le scelte formali e spaziali in soluzioni costruttive dettagliate, coerenti con i materiali e le tecniche adottate, sviluppando particolari architettonici che evidenzino il rapporto tra struttura, involucro, nodi costruttivi, finiture e dispositivi tecnologici. L’uso appropriato degli strumenti di rappresentazione – dal disegno tecnico ai dettagli 2D/3D, dai modelli fisici a quelli digitali – diviene così parte integrante del percorso formativo, poiché consente di comunicare in modo efficace le soluzioni proposte a interlocutori diversi (docenti, colleghi, futuri committenti). Il Laboratorio intende infine promuovere un atteggiamento critico-riflessivo che permetta allo studente di collegare costantemente le scelte di dettaglio ai principi generali del progetto, alla qualità percettiva degli spazi e alle esigenze d’uso degli utenti, formando una figura di progettista in grado di operare con consapevolezza, responsabilità e capacità critica lungo l’intero arco del processo progettuale.
Parallelamente, il Laboratorio mira a consolidare un’integrazione consapevole tra scelte compositive, strutturali e tecnologiche. L’obiettivo è che lo studente acquisisca una solida dimestichezza nel coniugare in modo coerente e argomentato le diverse componenti del progetto, sapendo selezionare sistemi strutturali e soluzioni tecnologiche appropriati rispetto al concept architettonico, alle caratteristiche del sito e alle prestazioni richieste in termini di energia, comfort, durabilità e manutenzione. Particolare attenzione è dedicata all’integrazione di soluzioni sostenibili e a basso impatto ambientale, in coerenza con gli standard internazionali di buona pratica professionale, e alla capacità di riconoscere le interdipendenze tra forma, struttura, involucro e impianti, in una visione olistica del processo progettuale. Tale integrazione si accompagna alla richiesta di documentare in maniera chiara e rigorosa le scelte effettuate, collegandole a riferimenti teorici, normativi e tecnico-costruttivi.
Un ulteriore obiettivo formativo riguarda lo sviluppo del progetto fino alla scala del dettaglio architettonico, con particolare attenzione alla concreta realizzabilità delle soluzioni proposte. Lo studente è guidato a tradurre le scelte formali e spaziali in soluzioni costruttive dettagliate, coerenti con i materiali e le tecniche adottate, sviluppando particolari architettonici che evidenzino il rapporto tra struttura, involucro, nodi costruttivi, finiture e dispositivi tecnologici. L’uso appropriato degli strumenti di rappresentazione – dal disegno tecnico ai dettagli 2D/3D, dai modelli fisici a quelli digitali – diviene così parte integrante del percorso formativo, poiché consente di comunicare in modo efficace le soluzioni proposte a interlocutori diversi (docenti, colleghi, futuri committenti). Il Laboratorio intende infine promuovere un atteggiamento critico-riflessivo che permetta allo studente di collegare costantemente le scelte di dettaglio ai principi generali del progetto, alla qualità percettiva degli spazi e alle esigenze d’uso degli utenti, formando una figura di progettista in grado di operare con consapevolezza, responsabilità e capacità critica lungo l’intero arco del processo progettuale.
Prerequisiti
È richiesto che lo studente abbia previamente sostenuto e superato le prove d’esame relative ai Corsi e ai Laboratori di Architettura e Composizione Architettonica dei precedenti anni di corso. Ciò implica l’acquisizione delle conoscenze di base in ambito compositivo, la familiarità con il lessico disciplinare e con i principali strumenti metodologici del progetto, nonché la capacità di sviluppare e rappresentare un’idea architettonica in modo coerente e argomentato.
È inoltre necessario che lo studente possieda una conoscenza consolidata di almeno un manuale o testo di riferimento sulla storia dell’architettura contemporanea. Tale conoscenza dovrà consentire di inquadrare criticamente opere, autori, correnti e temi della cultura architettonica dal Novecento ad oggi, così da poter utilizzare consapevolmente esempi e riferimenti storici nell’elaborazione del progetto.
Infine, si richiede il pieno possesso dei fondamenti di geometria euclidea e dei principali metodi di rappresentazione dell’architettura e della città, sia in forma analogica sia digitale. Lo studente deve essere in grado di utilizzare con sicurezza proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettive, sezioni e dettagli, nonché gli strumenti informatici di base per il disegno e la modellazione (CAD, modellazione tridimensionale, impaginazione grafica), al fine di restituire in modo chiaro, accurato e tecnicamente corretto le diverse fasi del processo progettuale.
È inoltre necessario che lo studente possieda una conoscenza consolidata di almeno un manuale o testo di riferimento sulla storia dell’architettura contemporanea. Tale conoscenza dovrà consentire di inquadrare criticamente opere, autori, correnti e temi della cultura architettonica dal Novecento ad oggi, così da poter utilizzare consapevolmente esempi e riferimenti storici nell’elaborazione del progetto.
Infine, si richiede il pieno possesso dei fondamenti di geometria euclidea e dei principali metodi di rappresentazione dell’architettura e della città, sia in forma analogica sia digitale. Lo studente deve essere in grado di utilizzare con sicurezza proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettive, sezioni e dettagli, nonché gli strumenti informatici di base per il disegno e la modellazione (CAD, modellazione tridimensionale, impaginazione grafica), al fine di restituire in modo chiaro, accurato e tecnicamente corretto le diverse fasi del processo progettuale.
Metodi didattici
Nel Laboratorio, come nel Corso, sono previste lezioni frontali e seminari tenuti da docenti interni e/o visiting professor su temi strettamente connessi all’esercitazione progettuale proposta. I contenuti teorici presentati nelle lezioni frontali non sono concepiti come semplice trasmissione di nozioni, ma come strumenti critici per informare e supportare le scelte progettuali, consentendo agli studenti di collegare consapevolmente riferimenti disciplinari, istanze del contesto e strategie di progetto. I seminari, spesso strutturati come momenti di “critic” collettiva e di revisione pubblica dei lavori, favoriscono il confronto diretto con diversi approcci e sensibilità progettuali, contribuendo alla costruzione di un atteggiamento riflessivo e responsabile verso la pratica dell’architettura.
Il dialogo e il dibattito che si sviluppano all’interno di seminari e brevi workshop rappresentano un elemento centrale del percorso formativo: attraverso presentazioni, discussioni guidate, revisioni critiche e attività di peer review, gli studenti sono incoraggiati ad argomentare le proprie scelte, a formulare e ricevere feedback costruttivo, a mettere in discussione posizioni consolidate. Tali momenti sono finalizzati a rafforzare le capacità critiche e dialettiche, la consapevolezza del ruolo sociale ed ecologico del progettista, nonché le competenze comunicative – sia grafiche sia orali – necessarie per interagire con interlocutori diversi (colleghi, docenti, committenti, comunità locali).
Le fasi di approccio e di sviluppo progettuale sono svolte prevalentemente in aula, all’interno di un ambiente di studio strutturato come "spazio di apprendimento collaborativo". Il lavoro in presenza consente una verifica continua e iterativa del progetto, attraverso revisioni individuali e collettive, esercizi intermedi e momenti di sintesi, secondo un modello di “studio-based learning” che integra in modo progressivo l’analisi del contesto, la definizione del "concept", lo sviluppo alla scala architettonica e la messa a punto del dettaglio.
In questo assetto, allo studente è richiesto di assumere un ruolo attivo nel proprio percorso di apprendimento, esercitando capacità di auto-valutazione e di gestione del tempo, e di contribuire alla costruzione di una comunità di pratica in cui il sapere progettuale si sviluppa attraverso condivisione, confronto e “contagio” virtuoso di idee.
Il dialogo e il dibattito che si sviluppano all’interno di seminari e brevi workshop rappresentano un elemento centrale del percorso formativo: attraverso presentazioni, discussioni guidate, revisioni critiche e attività di peer review, gli studenti sono incoraggiati ad argomentare le proprie scelte, a formulare e ricevere feedback costruttivo, a mettere in discussione posizioni consolidate. Tali momenti sono finalizzati a rafforzare le capacità critiche e dialettiche, la consapevolezza del ruolo sociale ed ecologico del progettista, nonché le competenze comunicative – sia grafiche sia orali – necessarie per interagire con interlocutori diversi (colleghi, docenti, committenti, comunità locali).
Le fasi di approccio e di sviluppo progettuale sono svolte prevalentemente in aula, all’interno di un ambiente di studio strutturato come "spazio di apprendimento collaborativo". Il lavoro in presenza consente una verifica continua e iterativa del progetto, attraverso revisioni individuali e collettive, esercizi intermedi e momenti di sintesi, secondo un modello di “studio-based learning” che integra in modo progressivo l’analisi del contesto, la definizione del "concept", lo sviluppo alla scala architettonica e la messa a punto del dettaglio.
In questo assetto, allo studente è richiesto di assumere un ruolo attivo nel proprio percorso di apprendimento, esercitando capacità di auto-valutazione e di gestione del tempo, e di contribuire alla costruzione di una comunità di pratica in cui il sapere progettuale si sviluppa attraverso condivisione, confronto e “contagio” virtuoso di idee.
Verifica Apprendimento
La verifica dell’apprendimento è strutturata in due fasi complementari, una a carattere prevalentemente formativo e una a carattere sommativo, con l’obiettivo di monitorare il percorso dello studente e di valutarne in modo articolato esiti e processi.
In primo luogo, sono previste revisioni periodiche da parte della docenza sugli elaborati sviluppati durante l’intero periodo didattico. Tali revisioni, condotte sia in forma individuale sia in forma collettiva, mirano a verificare l’avanzamento del lavoro, il grado di coerenza tra obiettivi, metodi e risultati, nonché a fornire allo studente un feedback costante e mirato. La valutazione non si limita dunque al prodotto finale, ma considera in modo integrato l’intero processo progettuale: la capacità di impostare correttamente le fasi di analisi, la chiarezza nella definizione del concept, la progressiva messa a punto delle scelte distributive, spaziali, strutturali e tecnologiche, insieme alla disponibilità ad accogliere, interpretare e rielaborare le osservazioni critiche. Le revisioni intermedie sono intese come momenti strutturati di apprendimento riflessivo, nei quali lo studente è chiamato a motivare le proprie decisioni, a dimostrare consapevolezza dei riferimenti teorici e progettuali adottati e a esercitare la propria capacità di autovalutazione, in relazione agli obiettivi formativi esplicitati all’inizio del corso.
In seconda istanza, al termine del corso, lo studente è sottoposto a un esame orale di natura conclusiva, durante il quale è tenuto a presentare gli elaborati richiesti dal programma con maturità, proprietà di linguaggio e adeguato supporto argomentativo. In questa fase, sarà valutata non solo la qualità complessiva della proposta progettuale, ma anche la capacità di dar conto dei riferimenti culturali, storici e teorici che hanno informato il progetto, delle logiche compositive spaziali e formali adottate, nonché della coerenza tra scelte architettoniche, strutturali e tecnologiche. I grafici prodotti – tavole di progetto, schemi, diagrammi, modelli tridimensionali, dettagli costruttivi – dovranno essere caratterizzati da un’elevata accuratezza e da una chiara leggibilità, dimostrando la piena padronanza nella gestione di un progetto complesso dalla scala del dettaglio architettonico fino alla scala urbana. Particolare attenzione sarà riservata alla capacità di comunicare il progetto in modo professionale e consapevole, di esplicitare obiettivi e strategie, di motivare le scelte in relazione al contesto e alla collettività e di mostrare una comprensione critica del ruolo del progettista all’interno dei processi di trasformazione dello spazio costruito.
In primo luogo, sono previste revisioni periodiche da parte della docenza sugli elaborati sviluppati durante l’intero periodo didattico. Tali revisioni, condotte sia in forma individuale sia in forma collettiva, mirano a verificare l’avanzamento del lavoro, il grado di coerenza tra obiettivi, metodi e risultati, nonché a fornire allo studente un feedback costante e mirato. La valutazione non si limita dunque al prodotto finale, ma considera in modo integrato l’intero processo progettuale: la capacità di impostare correttamente le fasi di analisi, la chiarezza nella definizione del concept, la progressiva messa a punto delle scelte distributive, spaziali, strutturali e tecnologiche, insieme alla disponibilità ad accogliere, interpretare e rielaborare le osservazioni critiche. Le revisioni intermedie sono intese come momenti strutturati di apprendimento riflessivo, nei quali lo studente è chiamato a motivare le proprie decisioni, a dimostrare consapevolezza dei riferimenti teorici e progettuali adottati e a esercitare la propria capacità di autovalutazione, in relazione agli obiettivi formativi esplicitati all’inizio del corso.
In seconda istanza, al termine del corso, lo studente è sottoposto a un esame orale di natura conclusiva, durante il quale è tenuto a presentare gli elaborati richiesti dal programma con maturità, proprietà di linguaggio e adeguato supporto argomentativo. In questa fase, sarà valutata non solo la qualità complessiva della proposta progettuale, ma anche la capacità di dar conto dei riferimenti culturali, storici e teorici che hanno informato il progetto, delle logiche compositive spaziali e formali adottate, nonché della coerenza tra scelte architettoniche, strutturali e tecnologiche. I grafici prodotti – tavole di progetto, schemi, diagrammi, modelli tridimensionali, dettagli costruttivi – dovranno essere caratterizzati da un’elevata accuratezza e da una chiara leggibilità, dimostrando la piena padronanza nella gestione di un progetto complesso dalla scala del dettaglio architettonico fino alla scala urbana. Particolare attenzione sarà riservata alla capacità di comunicare il progetto in modo professionale e consapevole, di esplicitare obiettivi e strategie, di motivare le scelte in relazione al contesto e alla collettività e di mostrare una comprensione critica del ruolo del progettista all’interno dei processi di trasformazione dello spazio costruito.
Testi
Premesso che si richiede la conoscenza approfondita di almeno una "storia dell'architettura contemporanea", per ogni fase saranno forniti riferimenti bibliografici mirati: una sorta di guida, di sussidio didattico parallelo alle lezioni e ai seminari.
Cfr. Bibliografia Corso
Cfr. Bibliografia Corso
Contenuti
Il laboratorio costituisce lo spazio privilegiato di apprendimento esperienziale, in cui si sintetizzano criticamente i contenuti del corso e si dà forma al progetto attraverso l’uso integrato di diverse tecniche di rappresentazione – schizzi, disegni a mano libera e geometrici, strumenti digitali e analogici – selezionate in funzione della qualità e della coerenza dell’esito progettuale, sia alla scala complessiva sia a quella di dettaglio. Inoltre, la dimensione operativa del laboratorio è intesa come luogo in cui si sviluppano autonomia critica, capacità di sperimentazione e consapevolezza del processo, non solo del progetto finale.
Tra gli elaborati richiesti in sede di esame è previsto un rendiconto analitico del percorso svolto, concepito come “diario di bordo”: un dossier personale che documenta, attraverso appunti, schizzi, mappe concettuali e brevi riflessioni, l’evoluzione dell’apprendimento individuale e delle scelte progettuali. Tale strumento, oltre a rendere trasparente il processo, consente di valutare il ruolo dello schizzo e del disegno a mano libera nell’impostazione del progetto, riconoscendone la funzione esplorativa, critica e comunicativa all’interno del ciclo iterativo di ideazione, verifica e revisione.
Il laboratorio è inoltre configurato come ambiente di apprendimento orizzontale e collaborativo, nel quale gli studenti, lavorando fianco a fianco, hanno l’opportunità di condividere e scambiarsi saperi, strumenti e riferimenti. La discussione collettiva degli approcci teorici e dei casi di studio amplia il campo informativo del singolo e favorisce quel “contagio” virtuoso che stimola l’interesse, l’emulazione dei risultati più avanzati, il lavoro per affinità tematiche e metodologiche, promuovendo la costruzione di competenze via via più strutturate e approfondite.
In questo quadro, l’esperienza universitaria è intesa come "palestra" di confronto dialettico, in cui gli studenti imparano a gestire conflitti e alleanze, a negoziare punti di vista e responsabilità, simulando all’interno del contesto didattico le condizioni reali di lavoro nella pratica progettuale. I temi di progetto sono pertanto orientati, per quanto possibile, alla costruzione di sinergie tra didattica e bisogni del territorio, così da evitare che l’esercizio rimanga una mera applicazione teorica e, al contrario, favorisca l’acquisizione di competenze pertinenti, trasferibili e socialmente rilevanti.
Tra gli elaborati richiesti in sede di esame è previsto un rendiconto analitico del percorso svolto, concepito come “diario di bordo”: un dossier personale che documenta, attraverso appunti, schizzi, mappe concettuali e brevi riflessioni, l’evoluzione dell’apprendimento individuale e delle scelte progettuali. Tale strumento, oltre a rendere trasparente il processo, consente di valutare il ruolo dello schizzo e del disegno a mano libera nell’impostazione del progetto, riconoscendone la funzione esplorativa, critica e comunicativa all’interno del ciclo iterativo di ideazione, verifica e revisione.
Il laboratorio è inoltre configurato come ambiente di apprendimento orizzontale e collaborativo, nel quale gli studenti, lavorando fianco a fianco, hanno l’opportunità di condividere e scambiarsi saperi, strumenti e riferimenti. La discussione collettiva degli approcci teorici e dei casi di studio amplia il campo informativo del singolo e favorisce quel “contagio” virtuoso che stimola l’interesse, l’emulazione dei risultati più avanzati, il lavoro per affinità tematiche e metodologiche, promuovendo la costruzione di competenze via via più strutturate e approfondite.
In questo quadro, l’esperienza universitaria è intesa come "palestra" di confronto dialettico, in cui gli studenti imparano a gestire conflitti e alleanze, a negoziare punti di vista e responsabilità, simulando all’interno del contesto didattico le condizioni reali di lavoro nella pratica progettuale. I temi di progetto sono pertanto orientati, per quanto possibile, alla costruzione di sinergie tra didattica e bisogni del territorio, così da evitare che l’esercizio rimanga una mera applicazione teorica e, al contrario, favorisca l’acquisizione di competenze pertinenti, trasferibili e socialmente rilevanti.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Sono previste visite didattiche.
Corsi
Corsi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 Anni
5 anni
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