Dimensione religiosa e relazioni umani fondamentali tra globalizzazione e universalità giuridica
Gruppo I profili essenziali della ricerca dedicata all'incidenza della dimensione religiosa sugli assetti attuali delle relazioni umane fondamentali e sui loro possibili sviluppi a livello giuridico, si sono delineati nell'alveo di un contesto culturale già postglobalizzato. Un contesto attraversato, in varia misura, dall'urgenza di un ritorno all'afflato originale delle Costituzioni del secondo dopoguerra e delle Carte internazionali cui si deve il riconoscimento universale dei diritti umani. In considerazione dei profondi mutamenti che hanno segnato la cultura giuridica contemporanea, fino alla proliferazione dei cosiddetti "nuovi diritti", è parso opportuno concentrare l'attenzione su un ambito relazionale decisivo per il futuro stesso del pianeta: quello inerente l’educazione dei giovani. Sul piano normativo, non vi è dubbio che le Costituzioni del secondo dopoguerra e le Carte dei diritti umani abbiano consentito il superamento di vecchi conflitti e contrapposizioni, garantendo in misura maggiore i diritti della famiglia e dei genitori nell’educazione dei figli, nel rispetto delle convinzioni morali e religiose di ciascuno. È poi fuor di dubbio che l’era della globalizzazione abbia moltiplicato gli strumenti della conoscenza, le possibilità di incontro tra giovani di tutto il mondo, e quindi abbia significativamente dilatato gli orizzonti relazionali ed educativi. Tuttavia, a fronte di questi traguardi, si è potuto registrare una inquietudine che investe il cuore stesso del processo educativo e formativo delle nuove generazioni, e riguarda da un lato il nodo dei rapporti tra scuola e famiglia sottoposti a crescenti tensioni o tentativi di dissolvimento, dall’altro una più sottile sfida culturale che tenta di impoverire il processo di formazione della persona in alcuni suoi elementi essenziali, quasi a rimpicciolire l’orizzonte ideale della vocazione insostituibile di ciascuno. Ora però il fronte educativo, già impegnato in sfide epocali deve fare i conti con la severità della crisi provocata dalla pandemia in corso. Lo scenario drammatico degli ultimi mesi, come ormai evidente agli osservatori più lucidi, "ha portato alla luce patologie sociali più ampie", tra cui, senza dubbio, "una visione distorta della persona, uno sguardo che ignora la sua dignità ed il suo carattere relazionale". In particolare, tra i molteplici problemi emersi sui versanti contemplati dalla presente ricerca, si può citare il fatto che, nei mesi più recenti, sono cresciute le utilità derivanti dalle maggiori capacità di connessioni, ma anche i rischi conseguenti all'accerchiamento della scuola nell'orizzonte del digitale. l'esaltazione oltremisura del profilo tecnologico dell'apprendimento può ulteriormente accrescere la separazione dei ragazzi dall'habitat scolastico reale e dal contesto familiare. Diviene dunque quanto mai urgente un "patto educativo globale" che favorisca l'effettività, anche a livello giuridico, di sane prassi relazionali fondate sulla dignità della persona, la promozione del bene comune, la solidarietà tra le generazioni ed i popoli, la sussidiarietà dell'azione politica, la cura della casa comune. Si tratta di prospettive in cui le religioni giocano un ruolo non secondario sotto il profilo ideale ed etico e che interrogano drammaticamente tutti i livelli dell'esperienza giuridica universale.
Periodo di attività:
(gennaio 1, 2018 - )