Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Sede:
BRESCIA
Course Catalogue:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di Laurea magistrale in Civil and Environmental Engineering ha durata biennale e l'obiettivo formativo di offrire allo studente:
- la capacità di utilizzare la conoscenza degli aspetti metodologici e operativi della matematica, della fisica e della chimica, per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria;
- una conoscenza adeguata degli aspetti metodologico-operativi delle scienze della terra, della geomatica, del disegno e rappresentazione e dell'analisi urbanistica e territoriale;
- una conoscenza adeguata degli aspetti metodologico-operativi dell'idrologia, dell'ingegneria sanitaria-ambientale e della tecnica urbanistica;
- la capacità di identificare, formulare e risolvere i problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati, in particolare quelli legati alla rappresentazione cartografica numerica;
- la capacità di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi di valutazione e monitoraggio ambientale;
- la capacità di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati;
- la capacità di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale;
- la conoscenza delle proprie responsabilità professionali ed etiche;
- la conoscenza dei contesti aziendali ed e la cultura d'impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi;
- capacità relazionali e decisionali;
- la capacità di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano;
- gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.
La laurea magistrale in Civil and Environmental Engineering è organizzata su un unico curriculum.
In generale, il laureato magistrale in Civil and Environmental Engineering deve essere capace di comprendere le problematiche e le interazioni dei vari campi disciplinari in modo da intervenire, utilizzando le metodologie adeguate delle scienze dell'ingegneria, per risolvere gli aspetti operativi dell'attività ingegneristica e deve essere capace di comprendere le problematiche in continua evoluzione legate all'ambiente e le interazioni dei vari campi disciplinari in modo da contribuire alla risoluzione delle sfide più attuali che interessano la gestione del territorio e le ricadute ambientali delle opere dell'uomo (piani e progetti). Il laureato deve intervenire, utilizzando le metodologie adeguate delle scienze dell'ingegneria, per risolvere gli aspetti prettamente operativi dell'attività professionale.
Il laureato magistrale dovrà in particolare essere in grado di operare in contesti ad elevata interazione internazionale quali le aziende che hanno sedi in diversi paesi, le grandi commesse professionali all'estero, i progetti finanziati con fondi strutturali, etc.
In particolare il laureato magistrale in Civil and Environmental Engineering deve saper:
• svolgere le attività connesse alla progettazione di opere e infrastrutture civili tenendo conto della loro interazione con l'ambiente e il territorio;
• operare nel campo della conoscenza territoriale, dei tessuti urbani e dei manufatti edilizi;
• valutare economicamente e dal punto di vista dell'impatto ambientale i piani urbanistici, i processi edilizi, le opere civili ed i processi produttivi e le opere in esercizio;
• svolgere l'attività di tecnico amministrativo relativamente alle opere civili, al governo del territorio e alle valutazioni ambientali nelle pubbliche amministrazioni;
• operare nel campo delle infrastrutture idrauliche, nei sistemi dell'ingegneria sanitaria-ambientale e nel settore dei sistemi dei trasporti, della pianificazione urbana e territoriale;
• progettare opere civili e infrastrutture che siano resilienti ai rischi naturali, principalmente a quello sismico ed al dissesto idrogeologico;
• progettare edifici a basso impatto ambientale ed a basso consumo energetico;
• intervenire sul costruito con interventi di ristrutturazione e riabilitazione strutturale;
• condurre gli esperimenti e analizzare i dati nelle attività dei laboratori di analisi tecniche;
• usare strumenti informatici di supporto alla progettazione standardizzati a livello internazionale.
• condurre e coordinare le attività di cantiere.
Nel primo anno lo studente segue un percorso improntato prevalentemente sulle materie caratterizzanti la LM. I corsi hanno l'obiettivo di fornire la prima parte dei contenuti teorico-scientifici del percorso formativo, oltre ad alcune attività complementari.
Nel secondo anno lo studente segue un percorso formativo articolato in corsi improntati sia sulle materie caratterizzanti la LM sia sulle materie affini.
I corsi hanno l'obiettivo di concludere l'esposizione dei contenuti teorico-scientifici del percorso formativo e fornire abilità progettuali e gestionali avanzate. Il secondo anno prevede poi la prova finale.
Oltre l'italiano, le laureate e i laureati devono essere in grado di utilizzare fluentemente almeno una lingua straniera, in forma scritta e orale, con riferimento anche ai lessici disciplinari. Per gli studenti stranieri sono previste attività obbligatorie finalizzate al conseguimento della competenza della lingua italiana.
Il corso di Studio Magistrale prevede lezioni frontali, seminari, ed esercitazioni.
- la capacità di utilizzare la conoscenza degli aspetti metodologici e operativi della matematica, della fisica e della chimica, per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria;
- una conoscenza adeguata degli aspetti metodologico-operativi delle scienze della terra, della geomatica, del disegno e rappresentazione e dell'analisi urbanistica e territoriale;
- una conoscenza adeguata degli aspetti metodologico-operativi dell'idrologia, dell'ingegneria sanitaria-ambientale e della tecnica urbanistica;
- la capacità di identificare, formulare e risolvere i problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati, in particolare quelli legati alla rappresentazione cartografica numerica;
- la capacità di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi di valutazione e monitoraggio ambientale;
- la capacità di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati;
- la capacità di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale;
- la conoscenza delle proprie responsabilità professionali ed etiche;
- la conoscenza dei contesti aziendali ed e la cultura d'impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi;
- capacità relazionali e decisionali;
- la capacità di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano;
- gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.
La laurea magistrale in Civil and Environmental Engineering è organizzata su un unico curriculum.
In generale, il laureato magistrale in Civil and Environmental Engineering deve essere capace di comprendere le problematiche e le interazioni dei vari campi disciplinari in modo da intervenire, utilizzando le metodologie adeguate delle scienze dell'ingegneria, per risolvere gli aspetti operativi dell'attività ingegneristica e deve essere capace di comprendere le problematiche in continua evoluzione legate all'ambiente e le interazioni dei vari campi disciplinari in modo da contribuire alla risoluzione delle sfide più attuali che interessano la gestione del territorio e le ricadute ambientali delle opere dell'uomo (piani e progetti). Il laureato deve intervenire, utilizzando le metodologie adeguate delle scienze dell'ingegneria, per risolvere gli aspetti prettamente operativi dell'attività professionale.
Il laureato magistrale dovrà in particolare essere in grado di operare in contesti ad elevata interazione internazionale quali le aziende che hanno sedi in diversi paesi, le grandi commesse professionali all'estero, i progetti finanziati con fondi strutturali, etc.
In particolare il laureato magistrale in Civil and Environmental Engineering deve saper:
• svolgere le attività connesse alla progettazione di opere e infrastrutture civili tenendo conto della loro interazione con l'ambiente e il territorio;
• operare nel campo della conoscenza territoriale, dei tessuti urbani e dei manufatti edilizi;
• valutare economicamente e dal punto di vista dell'impatto ambientale i piani urbanistici, i processi edilizi, le opere civili ed i processi produttivi e le opere in esercizio;
• svolgere l'attività di tecnico amministrativo relativamente alle opere civili, al governo del territorio e alle valutazioni ambientali nelle pubbliche amministrazioni;
• operare nel campo delle infrastrutture idrauliche, nei sistemi dell'ingegneria sanitaria-ambientale e nel settore dei sistemi dei trasporti, della pianificazione urbana e territoriale;
• progettare opere civili e infrastrutture che siano resilienti ai rischi naturali, principalmente a quello sismico ed al dissesto idrogeologico;
• progettare edifici a basso impatto ambientale ed a basso consumo energetico;
• intervenire sul costruito con interventi di ristrutturazione e riabilitazione strutturale;
• condurre gli esperimenti e analizzare i dati nelle attività dei laboratori di analisi tecniche;
• usare strumenti informatici di supporto alla progettazione standardizzati a livello internazionale.
• condurre e coordinare le attività di cantiere.
Nel primo anno lo studente segue un percorso improntato prevalentemente sulle materie caratterizzanti la LM. I corsi hanno l'obiettivo di fornire la prima parte dei contenuti teorico-scientifici del percorso formativo, oltre ad alcune attività complementari.
Nel secondo anno lo studente segue un percorso formativo articolato in corsi improntati sia sulle materie caratterizzanti la LM sia sulle materie affini.
I corsi hanno l'obiettivo di concludere l'esposizione dei contenuti teorico-scientifici del percorso formativo e fornire abilità progettuali e gestionali avanzate. Il secondo anno prevede poi la prova finale.
Oltre l'italiano, le laureate e i laureati devono essere in grado di utilizzare fluentemente almeno una lingua straniera, in forma scritta e orale, con riferimento anche ai lessici disciplinari. Per gli studenti stranieri sono previste attività obbligatorie finalizzate al conseguimento della competenza della lingua italiana.
Il corso di Studio Magistrale prevede lezioni frontali, seminari, ed esercitazioni.
Conoscenze e capacità di comprensione
I laureati magistrali in Civil and Environmental Engineering devono acquisire conoscenze e capacità di comprensione che estendono e rafforzano quelle tipicamente associate alla laurea di primo livello. In particolare questa laurea consente di approfondire la conoscenza della lingua inglese nelle discipline tecniche e apre le prospettive didattiche a contesti internazionali. Si presentano, per esempio, metodi e normative di altri paesi europei, consentono agli studenti di elaborare e applicare idee originali, in un contesto di ricerca internazionale.
Tali risultati possono essere conseguiti grazie ad attività didattiche tradizionali frontali, ma anche grazie a visite di studio, summer school e esperienze di stage o di svolgimento di tesi all'estero.
La verifica delle capacità acquisite è svolta in inglese, con riferimento ai contenuti delle lezioni ed a libri di testo avanzati, anche in lingua inglese,
Al termine del processo formativo, l'allievo avrà acquisito conoscenze avanzate e capacità di comprensione interdisciplinari nei principali settori dell'ingegneria ambientale e del territorio.
Tali risultati possono essere conseguiti grazie ad attività didattiche tradizionali frontali, ma anche grazie a visite di studio, summer school e esperienze di stage o di svolgimento di tesi all'estero.
La verifica delle capacità acquisite è svolta in inglese, con riferimento ai contenuti delle lezioni ed a libri di testo avanzati, anche in lingua inglese,
Al termine del processo formativo, l'allievo avrà acquisito conoscenze avanzate e capacità di comprensione interdisciplinari nei principali settori dell'ingegneria ambientale e del territorio.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati magistrali in Civil and Environmental Engineering devono essere capaci di applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi riguardanti tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (interdisciplinari e internazionali) connessi al proprio settore di studio. Uno degli scopi dell'impostazione didattica del corso di studio è infatti quello di sollecitare la partecipazione attiva degli allievi e la loro capacità di elaborazione autonoma.
I laureati dovranno saper utilizzare queste capacità applicative anche in aree nuove ed emergenti della loro specializzazione quali ad esempio: (i) le nuove tecnologie in campo ambientale; (ii) le tecnologie appropriate in contesti economicamente svantaggiati; (iii) l'ottimizzazione dei consumi energetici nei manufatti e negli impianti; ecc..
L'acquisizione di queste capacità di applicare conoscenza e comprensione avverrà soprattutto attraverso le esercitazioni dei corsi dove, acquisiti gli strumenti concettuali, gli allievi vengono posti di fronte a casistiche progettuali concrete sempre più complesse, per le quali dovranno proporre soluzioni complete di tipo progettuale, anche attraverso l'impiego di software di simulazione e calcolo. La capacità di applicare i concetti appresi in una logica professionalizzante si unisce alla capacità di gestire anche elementi non tecnici, quali quelli imposti da vincoli di tipo legislativo o economico.
I laureati dovranno saper utilizzare queste capacità applicative anche in aree nuove ed emergenti della loro specializzazione quali ad esempio: (i) le nuove tecnologie in campo ambientale; (ii) le tecnologie appropriate in contesti economicamente svantaggiati; (iii) l'ottimizzazione dei consumi energetici nei manufatti e negli impianti; ecc..
L'acquisizione di queste capacità di applicare conoscenza e comprensione avverrà soprattutto attraverso le esercitazioni dei corsi dove, acquisiti gli strumenti concettuali, gli allievi vengono posti di fronte a casistiche progettuali concrete sempre più complesse, per le quali dovranno proporre soluzioni complete di tipo progettuale, anche attraverso l'impiego di software di simulazione e calcolo. La capacità di applicare i concetti appresi in una logica professionalizzante si unisce alla capacità di gestire anche elementi non tecnici, quali quelli imposti da vincoli di tipo legislativo o economico.
Autonomia di giudizi
I laureati magistrali in Civil and Environmental Engineering devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Il percorso di studio proposto all'allievo nel corso di laurea in Civil and Environmental Engineering accompagna lo studente ad assumere un crescente grado di autonomia di giudizio nelle attività correlate con le problematiche oggetto di studio o di progetto proposte per: (i) individuare i dati richiesti attraverso ricerche bibliografiche e su basi di dati; (ii) selezionare criticamente i dati da utilizzare; (iii) esaminare i risultati ottenuti da elaborazioni effettuare con strumenti informatici oppure da prove sperimentali di laboratorio; (iv) valutare criticamente l'utilizzo di tecnologie nuove o emergenti; (v) sviluppare un atteggiamento aperto, critico, orientato alla scelta della soluzione più adatta a risolvere problemi complessi ed articolati con presa di coscienza delle implicazioni etiche e sociali dei risultati del proprio lavoro. Un esempio di queste attività è la gestione di un percorso progettuale completo, dall'individuazione del sito, allo sviluppo del progetto urbanistico, alla valutazione ambientale, al progetto architettonico, a quello strutturistico, fino alla gestione degli impianti. Un particolare interesse verrà rivolto alle attività di recupero e riuso del costruito, fino alle azioni più complete di rigenerazione urbana. Ulteriore esempio è la gestione delle tecnologie per la mitigazione dell'impatto ambientale, quali impianti di depurazione, sistemi di regimazione delle piene, sistemi di riqualificazione ambientale, ecc.. L'obiettivo formativo sarà perseguito anche incentivando incontri e colloqui con esponenti del mondo del lavoro promossi attraverso seminari e partecipazione a conferenze, visite guidate in aziende/studi professionali/enti/cantieri di grandi opere, presentazione e studio di specifici casi progettuali e di gestione di grandi opere sui quali esprimere valutazioni preliminari, proposte di intervento, analisi dei risultati attesi.
La verifica dell'acquisizione di capacità autonome di giudizio sarò effettuata progressivamente attraverso gli esami di profitto, soprattutto quelli connessi ad attività progettuale, nei quali le scelte effettuate dovranno essere adeguatamente motivate e discusse, tenendo conto delle possibili alternative. La preparazione e discussione della tesi finale di laurea magistrale sarà poi il momento privilegiato nel quale le capacità sviluppate di elaborazione critica del contesto, definizione degli obiettivi, ideazione delle soluzioni, valutazione delle alternative, valutazione delle implicazioni, trovano un momento di sintesi in un lavoro non solo unitario, ma di personale responsabilizzazione dell'allievo di fronte al docente relatore ed alla commissione d'esame.
Il percorso di studio proposto all'allievo nel corso di laurea in Civil and Environmental Engineering accompagna lo studente ad assumere un crescente grado di autonomia di giudizio nelle attività correlate con le problematiche oggetto di studio o di progetto proposte per: (i) individuare i dati richiesti attraverso ricerche bibliografiche e su basi di dati; (ii) selezionare criticamente i dati da utilizzare; (iii) esaminare i risultati ottenuti da elaborazioni effettuare con strumenti informatici oppure da prove sperimentali di laboratorio; (iv) valutare criticamente l'utilizzo di tecnologie nuove o emergenti; (v) sviluppare un atteggiamento aperto, critico, orientato alla scelta della soluzione più adatta a risolvere problemi complessi ed articolati con presa di coscienza delle implicazioni etiche e sociali dei risultati del proprio lavoro. Un esempio di queste attività è la gestione di un percorso progettuale completo, dall'individuazione del sito, allo sviluppo del progetto urbanistico, alla valutazione ambientale, al progetto architettonico, a quello strutturistico, fino alla gestione degli impianti. Un particolare interesse verrà rivolto alle attività di recupero e riuso del costruito, fino alle azioni più complete di rigenerazione urbana. Ulteriore esempio è la gestione delle tecnologie per la mitigazione dell'impatto ambientale, quali impianti di depurazione, sistemi di regimazione delle piene, sistemi di riqualificazione ambientale, ecc.. L'obiettivo formativo sarà perseguito anche incentivando incontri e colloqui con esponenti del mondo del lavoro promossi attraverso seminari e partecipazione a conferenze, visite guidate in aziende/studi professionali/enti/cantieri di grandi opere, presentazione e studio di specifici casi progettuali e di gestione di grandi opere sui quali esprimere valutazioni preliminari, proposte di intervento, analisi dei risultati attesi.
La verifica dell'acquisizione di capacità autonome di giudizio sarò effettuata progressivamente attraverso gli esami di profitto, soprattutto quelli connessi ad attività progettuale, nei quali le scelte effettuate dovranno essere adeguatamente motivate e discusse, tenendo conto delle possibili alternative. La preparazione e discussione della tesi finale di laurea magistrale sarà poi il momento privilegiato nel quale le capacità sviluppate di elaborazione critica del contesto, definizione degli obiettivi, ideazione delle soluzioni, valutazione delle alternative, valutazione delle implicazioni, trovano un momento di sintesi in un lavoro non solo unitario, ma di personale responsabilizzazione dell'allievo di fronte al docente relatore ed alla commissione d'esame.
Abilità comunicative
I laureati magistrali in Civil and Environmental Engineering devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti, nella lingua inglese.
Il laureato magistrale in Civil and Environmental Engineering deve saper: (i) inquadrare compiutamente il proprio lavoro in contesti più ampi e motivare in modo comprensibile e convincente le scelte effettuate; (ii) trasferire le proprie conoscenze sfruttando le più moderne metodologie e tecnologie di presentazione e documentazione ed adeguando la forma comunicativa alle necessità dell'interlocutore; (iii) cooperare in maniera efficace alle attività di gruppi di lavoro omogenei ed eterogenei; (iv) intessere facilmente relazioni di lavoro e sociali comunicando efficacemente in modo scritto ed orale anche in contesti internazionali attraverso la padronanza della lingua inglese e la conoscenza di altre lingue diverse dall'italiano; (v) coordinare e partecipare a gruppi di progetto ed addestrare collaboratori di studi professionali, enti territoriali, ecc.; pianificare e condurre la formazione del personale.
Tali obiettivi saranno perseguiti e verificati costantemente nello svolgimento ordinario dell'attività didattica, incoraggiando la partecipazione attiva degli allievi alle lezioni ed esercitazioni, al momento delle verifiche di profitto, che sono effettuate nella maggior parte dei casi con delle prove sia scritte sia orali, attraverso lo svolgimento di lavori di gruppo che comportano la necessità di relazionare anche in forma seminariale e con la stesura di relazioni scritte. Gli allievi saranno stimolati a comunicare, motivare e valorizzare verso i docenti e gli altri studenti le scelte progettuali e le valutazioni di merito attraverso la discussione in gruppo sia in forma scritta e grafica. In particolare verrà curata la redazione organica di relazioni di accompagnamento agli elaborati di progetto, che sappiano sintetizzare sia gli aspetti tecnici sia comunicare e motivare le scelte in un linguaggio comprensibile al non specialista. Le eventuali attività di tirocinio svolte in Italia o all'estero ed i periodi di formazione all'estero contribuiranno in maniera notevole allo sviluppo delle capacità di comunicazione. Infine, la prova finale prevede la discussione, in contraddittorio con una commissione, di un elaborato di tesi sviluppato autonomamente, sotto la guida di un docente relatore. Oggetto di valutazione in questo caso non sono solo i contenuti dell'elaborato, ma anche le capacità di sintesi, comunicazione ed esposizione del candidato.
Il laureato magistrale in Civil and Environmental Engineering deve saper: (i) inquadrare compiutamente il proprio lavoro in contesti più ampi e motivare in modo comprensibile e convincente le scelte effettuate; (ii) trasferire le proprie conoscenze sfruttando le più moderne metodologie e tecnologie di presentazione e documentazione ed adeguando la forma comunicativa alle necessità dell'interlocutore; (iii) cooperare in maniera efficace alle attività di gruppi di lavoro omogenei ed eterogenei; (iv) intessere facilmente relazioni di lavoro e sociali comunicando efficacemente in modo scritto ed orale anche in contesti internazionali attraverso la padronanza della lingua inglese e la conoscenza di altre lingue diverse dall'italiano; (v) coordinare e partecipare a gruppi di progetto ed addestrare collaboratori di studi professionali, enti territoriali, ecc.; pianificare e condurre la formazione del personale.
Tali obiettivi saranno perseguiti e verificati costantemente nello svolgimento ordinario dell'attività didattica, incoraggiando la partecipazione attiva degli allievi alle lezioni ed esercitazioni, al momento delle verifiche di profitto, che sono effettuate nella maggior parte dei casi con delle prove sia scritte sia orali, attraverso lo svolgimento di lavori di gruppo che comportano la necessità di relazionare anche in forma seminariale e con la stesura di relazioni scritte. Gli allievi saranno stimolati a comunicare, motivare e valorizzare verso i docenti e gli altri studenti le scelte progettuali e le valutazioni di merito attraverso la discussione in gruppo sia in forma scritta e grafica. In particolare verrà curata la redazione organica di relazioni di accompagnamento agli elaborati di progetto, che sappiano sintetizzare sia gli aspetti tecnici sia comunicare e motivare le scelte in un linguaggio comprensibile al non specialista. Le eventuali attività di tirocinio svolte in Italia o all'estero ed i periodi di formazione all'estero contribuiranno in maniera notevole allo sviluppo delle capacità di comunicazione. Infine, la prova finale prevede la discussione, in contraddittorio con una commissione, di un elaborato di tesi sviluppato autonomamente, sotto la guida di un docente relatore. Oggetto di valutazione in questo caso non sono solo i contenuti dell'elaborato, ma anche le capacità di sintesi, comunicazione ed esposizione del candidato.
Capacità di apprendimento
I laureati magistrali in Civil and Environmental Engineering devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo.
Al termine del processo formativo lo studente avrà acquisito: (i) la consapevolezza della necessità dell'apprendimenti continuo, da intraprendere autonomamente attraverso tutto l'arco della carriera lavorativa; (ii) la capacità di acquisire autonomamente nuove conoscenze di carattere tecnico e scientifico relative agli argomenti tema del corso stesso a partire dalla letteratura scientifica e tecnica nel settore specifico; (iii) la capacità di impostare in modo autonomo lo studio di discipline ingegneristiche e di base anche non contemplate nel suo percorso formativo universitario. Queste capacità consentiranno al laureato di intraprendere con autonomia e profitto sia eventuali studi successivi (Master e Dottorati di ricerca) sia percorsi di aggiornamento e perfezionamento delle proprie conoscenze.
Tali capacità si sviluppano prevalentemente nel corso dello studio individuale dei temi trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni, mediante il rilievo dato agli aspetti metodologici e lo stimolo all'approfondimento individuale su tesi specialistici, documenti di standardizzazione e letteratura scientifica. L'ampia disponibilità di accesso alla Biblioteca Dipartimentale, nonché il facile accesso alle banche dati disponibili in rete informatica forniscono all'allievo fin dall'inizio del percorso formativo, l'abitudine ad utilizzare i mezzi più aggiornati ed efficaci per reperire i dati e le informazioni di cui necessita. Per l'ottenimento di questi obiettivi saranno molto efficaci le esperienze di tirocinio, in particolare se svolti all'estero, nell'ambito delle quali l'allievo sarà confrontato con la complessità delle situazioni reali che necessitano capacità di auto-organizzazione, di sintesi critica e l'acquisizione autonoma di informazioni e competenze in settori molto diversi e non necessariamente precedentemente conosciuti. Gli eventuali periodi di formazione all'estero contribuiranno in maniera determinante allo sviluppo delle capacità autonome di apprendimento. Infine, lo sviluppo della tesi di laurea necessiterà la consultazione ampia e sistematica della letteratura scientifica e tecnologica nel settore per affrontare in modo autonomo un tema di lavoro con contenuti originali e, in qualche caso, innovativi.
La verifica delle capacità di apprendimento viene effettuata principalmente attraverso le prove in itinere, gli esami di profitto ed attraverso i colloqui con il docente durante la preparazione della tesi di laurea. Essa sarà anche efficacemente verificata durante i tirocini presso studi professionali, enti territoriali ed aziende oppure durante i periodi di formazione in sedi diverse o all'estero.
Al termine del processo formativo lo studente avrà acquisito: (i) la consapevolezza della necessità dell'apprendimenti continuo, da intraprendere autonomamente attraverso tutto l'arco della carriera lavorativa; (ii) la capacità di acquisire autonomamente nuove conoscenze di carattere tecnico e scientifico relative agli argomenti tema del corso stesso a partire dalla letteratura scientifica e tecnica nel settore specifico; (iii) la capacità di impostare in modo autonomo lo studio di discipline ingegneristiche e di base anche non contemplate nel suo percorso formativo universitario. Queste capacità consentiranno al laureato di intraprendere con autonomia e profitto sia eventuali studi successivi (Master e Dottorati di ricerca) sia percorsi di aggiornamento e perfezionamento delle proprie conoscenze.
Tali capacità si sviluppano prevalentemente nel corso dello studio individuale dei temi trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni, mediante il rilievo dato agli aspetti metodologici e lo stimolo all'approfondimento individuale su tesi specialistici, documenti di standardizzazione e letteratura scientifica. L'ampia disponibilità di accesso alla Biblioteca Dipartimentale, nonché il facile accesso alle banche dati disponibili in rete informatica forniscono all'allievo fin dall'inizio del percorso formativo, l'abitudine ad utilizzare i mezzi più aggiornati ed efficaci per reperire i dati e le informazioni di cui necessita. Per l'ottenimento di questi obiettivi saranno molto efficaci le esperienze di tirocinio, in particolare se svolti all'estero, nell'ambito delle quali l'allievo sarà confrontato con la complessità delle situazioni reali che necessitano capacità di auto-organizzazione, di sintesi critica e l'acquisizione autonoma di informazioni e competenze in settori molto diversi e non necessariamente precedentemente conosciuti. Gli eventuali periodi di formazione all'estero contribuiranno in maniera determinante allo sviluppo delle capacità autonome di apprendimento. Infine, lo sviluppo della tesi di laurea necessiterà la consultazione ampia e sistematica della letteratura scientifica e tecnologica nel settore per affrontare in modo autonomo un tema di lavoro con contenuti originali e, in qualche caso, innovativi.
La verifica delle capacità di apprendimento viene effettuata principalmente attraverso le prove in itinere, gli esami di profitto ed attraverso i colloqui con il docente durante la preparazione della tesi di laurea. Essa sarà anche efficacemente verificata durante i tirocini presso studi professionali, enti territoriali ed aziende oppure durante i periodi di formazione in sedi diverse o all'estero.
Requisiti di accesso
Per l'iscrizione al corso di Laurea Magistrale in Civil and Environmental Engineering è richiesto il possesso della Laurea o del Diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. L'accesso al corso di studio è subordinato al possesso di requisiti curriculari ed alla verifica dell'adeguatezza della personale preparazione del candidato, che verrà effettuata come di seguito specificato. Il conseguimento delle eventuali integrazioni curriculari richieste dovrà avvenire prima della verifica della adeguatezza della personale preparazione.
Requisiti curriculari
Possono accedere al corso di Laurea Magistrale in Civil and Environmental Engineering i laureati nell'ordinamento ex DM 270/04 o nell'ordinamento previgente ex DM 509/99 che nella precedente carriera universitaria abbiano conseguito un numero minimo di CFU in ambiti disciplinari e in SSD specifici. La definizione di tali requisiti curriculari ha come modello di riferimento la Laurea in Ingegneria Civile e la Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio (entrambe appartenenti alla classe L-7), conseguite presso l'Università degli Studi di Brescia. Essa è tuttavia sufficientemente ampia da non precludere l'iscrizione a laureati in altri corsi di studio negli ordinamenti ex DM 509/99 o ex DM 270/04, provenienti anche da altri Atenei, che condividano con il corso di Laurea di riferimento una parte rilevante dei contenuti di base e caratterizzanti.
Per accedere al Corso di Studio, i candidati devono avere acquisito almeno 100 CFU nell'ambito dei seguenti gruppi di settori scientifico-disciplinari (SSD), con i limiti di volta in volta specificati:
1) 40 CFU nel SSD ING-INF/05, MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, CHIM/07, FIS/01
Di cui almeno:
15 CFU nel SSD MAT/05.
15 CFU nel SSD CHIM/07, FIS/01
2) 55 CFU nel SSD GEO/05, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/04, ICAR/05, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/10, ICAR/20, ING-IND/35, ING-INF/04
Di cui almeno:
5 CFU nei SSD ICAR/01 o ICAR/02
5 CFU nel SSD ICAR/08
3) 5 CFU nel SSD ICAR/11, ICAR/17, ICAR/21, ICAR/22, ING-IND/10, ING-IND/11, MAT/02, SECS-P/06, SPS/09
Le modalità di verifica di tali requisiti sono espressamente indicate nel Regolamento del Corso di studi.
Nel caso in cui il candidato risultasse carente dei requisiti curriculari richiesti, il CCSA indicherà le integrazioni curriculari in termini di crediti formativi universitari oppure di specifici insegnamenti che dovranno essere necessariamente acquisite prima di una nuova presentazione della domanda di ammissione.
Per i titolari di Diploma universitario di durata triennale e per i laureati nell'ordinamento ante DM 509/99 (per i quali gli insegnamenti sostenuti non sono quantificati in crediti formativi universitari) o per i candidati in possesso di idoneo titolo di studio conseguito all'estero, considerata la grande diversità delle possibili articolazioni e dei contenuti della carriera pregressa, la verifica dei requisiti curriculari verrà effettuata caso per caso in relazione agli insegnamenti seguiti e ai loro contenuti.
Per accedere al corso di Laurea Magistrale in Civil and Environmental Engineering è richiesta inoltre la conoscenza dell'inglese, almeno al livello B2.
Requisiti curriculari
Possono accedere al corso di Laurea Magistrale in Civil and Environmental Engineering i laureati nell'ordinamento ex DM 270/04 o nell'ordinamento previgente ex DM 509/99 che nella precedente carriera universitaria abbiano conseguito un numero minimo di CFU in ambiti disciplinari e in SSD specifici. La definizione di tali requisiti curriculari ha come modello di riferimento la Laurea in Ingegneria Civile e la Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio (entrambe appartenenti alla classe L-7), conseguite presso l'Università degli Studi di Brescia. Essa è tuttavia sufficientemente ampia da non precludere l'iscrizione a laureati in altri corsi di studio negli ordinamenti ex DM 509/99 o ex DM 270/04, provenienti anche da altri Atenei, che condividano con il corso di Laurea di riferimento una parte rilevante dei contenuti di base e caratterizzanti.
Per accedere al Corso di Studio, i candidati devono avere acquisito almeno 100 CFU nell'ambito dei seguenti gruppi di settori scientifico-disciplinari (SSD), con i limiti di volta in volta specificati:
1) 40 CFU nel SSD ING-INF/05, MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, CHIM/07, FIS/01
Di cui almeno:
15 CFU nel SSD MAT/05.
15 CFU nel SSD CHIM/07, FIS/01
2) 55 CFU nel SSD GEO/05, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/04, ICAR/05, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/10, ICAR/20, ING-IND/35, ING-INF/04
Di cui almeno:
5 CFU nei SSD ICAR/01 o ICAR/02
5 CFU nel SSD ICAR/08
3) 5 CFU nel SSD ICAR/11, ICAR/17, ICAR/21, ICAR/22, ING-IND/10, ING-IND/11, MAT/02, SECS-P/06, SPS/09
Le modalità di verifica di tali requisiti sono espressamente indicate nel Regolamento del Corso di studi.
Nel caso in cui il candidato risultasse carente dei requisiti curriculari richiesti, il CCSA indicherà le integrazioni curriculari in termini di crediti formativi universitari oppure di specifici insegnamenti che dovranno essere necessariamente acquisite prima di una nuova presentazione della domanda di ammissione.
Per i titolari di Diploma universitario di durata triennale e per i laureati nell'ordinamento ante DM 509/99 (per i quali gli insegnamenti sostenuti non sono quantificati in crediti formativi universitari) o per i candidati in possesso di idoneo titolo di studio conseguito all'estero, considerata la grande diversità delle possibili articolazioni e dei contenuti della carriera pregressa, la verifica dei requisiti curriculari verrà effettuata caso per caso in relazione agli insegnamenti seguiti e ai loro contenuti.
Per accedere al corso di Laurea Magistrale in Civil and Environmental Engineering è richiesta inoltre la conoscenza dell'inglese, almeno al livello B2.
Esame finale
La prova finale consiste nella preparazione, presentazione e discussione di fronte ad apposita Commissione, costituita a norma del Regolamento Didattico di Ateneo, di una tesi di ampio respiro, sviluppata in autonomia ed in modo originale, con significativo apporto personale.
Durante l'attività di preparazione alla prova finale, l'allievo verrà affidato alla guida di uno o più relatori con i quali concorderà il tema oggetto della tesi.
Il lavoro di tesi comporterà la redazione di un elaborato scritto e/o progettuale che dovrà essere redatto in lingua inglese, secondo quanto stabilito dal Regolamento Didattico del corso di studio.
Il lavoro di preparazione alla prova finale, che può essere di natura teorica, sperimentale o di sviluppo progettuale, costituisce una occasione di applicazione e di approfondimento, anche interdisciplinare, delle nozioni e capacità acquisite, di apprendimento e utilizzo di nuove tecniche e strumenti di indagine e di analisi, di acquisizione di ulteriori capacità operative, di elaborazione autonoma di schemi e quadri interpretativi.
La prova finale ha lo scopo di valutare la maturità tecnico-scientifica dell'allievo, la competenza, la capacità di comprensione e l'autonomia di giudizio acquisite, la capacità di applicare conoscenze e abilità, gli eventuali contributi innovativi apportati tramite autonoma ricerca ed elaborazione, l'abilità tecnica e l'efficacia nella comunicazione.
Durante l'attività di preparazione alla prova finale, l'allievo verrà affidato alla guida di uno o più relatori con i quali concorderà il tema oggetto della tesi.
Il lavoro di tesi comporterà la redazione di un elaborato scritto e/o progettuale che dovrà essere redatto in lingua inglese, secondo quanto stabilito dal Regolamento Didattico del corso di studio.
Il lavoro di preparazione alla prova finale, che può essere di natura teorica, sperimentale o di sviluppo progettuale, costituisce una occasione di applicazione e di approfondimento, anche interdisciplinare, delle nozioni e capacità acquisite, di apprendimento e utilizzo di nuove tecniche e strumenti di indagine e di analisi, di acquisizione di ulteriori capacità operative, di elaborazione autonoma di schemi e quadri interpretativi.
La prova finale ha lo scopo di valutare la maturità tecnico-scientifica dell'allievo, la competenza, la capacità di comprensione e l'autonomia di giudizio acquisite, la capacità di applicare conoscenze e abilità, gli eventuali contributi innovativi apportati tramite autonoma ricerca ed elaborazione, l'abilità tecnica e l'efficacia nella comunicazione.
Profili Professionali
Profili Professionali
Civil and Environmental Engineer
Le principali funzioni della figura professionale sono:
- la libera professione in qualità di ingegnere senior, con compiti di progettazione e coordinamento nella pianificazione, progettazione e gestione
- dipendente di enti pubblici, con funzione di manageriale
- dipendente di enti e ditte privati, con funzione manageriale.
progettazione e gestione delle opere idrauliche e della difesa del territorio, degli impianti sanitario-ambientali, dei sistemi di trasporto urbani ed extraurbani e del rilevamento ambientale;
progettazione e direzione per la pianificazione, programmazione e progettazione urbanistica e territoriale alle diverse scale, nonché di valutazione di piani, progetti e impianti tecnologici;
progettazione e gestione del recupero edilizio, sia delle testimonianze storiche che dell’edilizia di bassa qualità anche recente, e di rigenerazione urbana alle diverse scale;
direzione, tecnico-amministrativa e tecnico-commerciale, di elevato livello, presso Amministrazioni pubbliche, imprese, Enti pubblici e privati e studi professionali.
Gli ambiti professionali del laureato nel Corso di laurea magistrale Civil and Environmental Engineering sono legati:
- alle attività, da svolgere in maniera autonoma e anche in modo innovativo, connesse alla progettazione e gestione delle opere idrauliche e della difesa del territorio, degli impianti sanitario-ambientali, dei sistemi di trasporto urbani ed extraurbani e del rilevamento ambientale;
- alla attività di progettazione e direzione per la pianificazione, programmazione e progettazione urbanistica e territoriale alle diverse scale, nonché di valutazione di piani, progetti e impianti tecnologici;
- alla attività di progettazione e gestione del recupero edilizio, sia delle testimonianze storiche che dell’edilizia di bassa qualità anche recente, e di rigenerazione urbana alle diverse scale;
- alla attività di direzione, tecnico-amministrativa e tecnico-commerciale, di elevato livello, presso Amministrazioni pubbliche, imprese, Enti pubblici e privati e studi professionali.
Insegnamenti
Insegnamenti (9)
750565 - ENVIRONMENTAL HYDRAULICS
Ciclo Annuale Unico (15/09/2025 - 05/06/2026)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
9 CFU
90 ore
750566 - STRUCTURAL DESIGN
Primo Semestre (15/09/2025 - 23/12/2025)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
9 CFU
90 ore
750568 - STRUCTURAL DYNAMICS AND SEISMOLOGY
Secondo Semestre (16/02/2026 - 05/06/2026)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
9 CFU
90 ore
750569 - URBAN PLANNING AND RISK MITIGATION
Secondo Semestre (16/02/2026 - 05/06/2026)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
0 CFU
0 ore
750578 - BUILDING PERFORMANCE ENGINEERING
Secondo Semestre (16/02/2026 - 05/06/2026)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
9 CFU
90 ore
A000369 - GEOTECHNICAL ENGINEERING
Primo Semestre (15/09/2025 - 23/12/2025)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
9 CFU
90 ore
A005697 - ADVANCED GEOMATICS
Secondo Semestre (16/02/2026 - 05/06/2026)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
9 CFU
90 ore
U12362 - BASIC PRINCIPLES OF URBAN PLANNING
Secondo Semestre (16/02/2026 - 05/06/2026)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
6 CFU
60 ore
U12504 - PLANNING AND RISK MITIGATION
Secondo Semestre (16/02/2026 - 05/06/2026)
- 2025
Ins. uff. con erogazioni e cop.
3 CFU
30 ore
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