751113 - CLINICA LEGALE I

Il percorso formativo descritto comporta che agli studenti non siano impartite lezioni frontali, ma siano loro proposti casi reali, che i discenti saranno chiamati ad affrontare con il metodo del problem solving, congiuntamente ai docenti del Dipartimento di Giurisprudenza e agli avvocati che collaborano costantemente con la Cattedra. All’inizio del semestre, i docenti propongono agli studenti i casi da trattare (che possono coprire diverse aree del diritto, tra cui diritto civile/del consumo, diritto penale, diritto amministrativo, diritto dell'immigrazione, diritto del lavoro e antidiscriminatorio), sulla base di criteri che tengono conto principalmente del loro valore didattico, nonché della loro rilevanza sociale, soprattutto in termini di facilitazione dell’accesso alla giustizia. Gli studenti lavorano divisi in gruppi ristretti (2-5 studenti); a ciascun gruppo sarà assegnato un unico caso. Ogni gruppo beneficerà della presenza di un supervisor (il docente di riferimento) e di tutor (avvocati) i quali, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze pedagogiche e professionali, avranno il compito di guidare e monitorare il lavoro degli studenti, senza mai sostituirsi ad essi. Seminari comuni a tutti i gruppi, per l’approfondimento di alcune tematiche tecniche o metodologiche, e lezioni frontali di chiarimento delle questioni giuridiche più complesse, interromperanno solo per un tempo limitato la trattazione dei casi affidati a ciascun gruppo. Durante la prima lezione viene distribuito agli studenti un syllabus dettagliato delle lezioni e dei seminari. Considerato che, in occasione della trattazione dei casi, si tenterà di intrecciare la conoscenza del diritto sostanziale con la trasmissione delle abilità professionali, il syllabus può subire variazioni qualora, in seguito all’assegnazione dei casi, emergano particolari esigenze legate allo sviluppo processuale o alla preparazione dei casi stessi, tenendo anche conto delle esigenze dei clienti.