Tipo Insegnamento:
Obbligatoria
Durata (ore):
120
CFU:
9
SSD:
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Sede:
BRESCIA
Url:
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA/PIANO GENERALE Anno: 4
Anno:
2024
Course Catalogue:
Dati Generali
Periodo di attività
Ciclo Annuale Unico (16/09/2024 - 30/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il corso funge da supporto teorico al laboratorio. Il programma è strettamente integrato, nonché finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. radicare negli studenti la convinzione che il progetto architettonico non vada considerato mai come astrazione dalla fisicità della costruzione, ma che esso debba continuamente ricondursi alle ragioni materiali che lo determinano;
2. imparare a guardare con curiosità all’esperienza altrui ricercando motivi di affinità e differenze per capire il grande valore che ha il rapportarsi a riferimenti nell’atto progettuale, poiché il meccanismo della analogia o delle distinzioni richiede una capacità di confronto, costringe a classificare a trovare elementi comuni senza puntare prevalentemente e a-aprioristicamente su scale di valori e di giudizio;
3. elaborare un progetto a scala urbana ragionando sulle diverse dimensioni della “ricomposizione” e rapportando ogni elemento alle differenti tecniche operative ed alle conseguenti modalità di rappresentazione.
4. la capacità di affrontare un progetto complesso di ambito urbano, cogliendo dal contesto la struttura di impianto, le disponibilità alla trasformazione, le potenzialità insediative;
5. una sicura dimestichezza nel coniugare scelte compositive, strutturali, tecnologiche in un manufatto di struttura complessa;
6. la capacità di pervenire alla precisazione esecutiva dell’edificio (o insieme di edifici), in regime di continuità con le scelte di espressione formale del progetto.
1. radicare negli studenti la convinzione che il progetto architettonico non vada considerato mai come astrazione dalla fisicità della costruzione, ma che esso debba continuamente ricondursi alle ragioni materiali che lo determinano;
2. imparare a guardare con curiosità all’esperienza altrui ricercando motivi di affinità e differenze per capire il grande valore che ha il rapportarsi a riferimenti nell’atto progettuale, poiché il meccanismo della analogia o delle distinzioni richiede una capacità di confronto, costringe a classificare a trovare elementi comuni senza puntare prevalentemente e a-aprioristicamente su scale di valori e di giudizio;
3. elaborare un progetto a scala urbana ragionando sulle diverse dimensioni della “ricomposizione” e rapportando ogni elemento alle differenti tecniche operative ed alle conseguenti modalità di rappresentazione.
4. la capacità di affrontare un progetto complesso di ambito urbano, cogliendo dal contesto la struttura di impianto, le disponibilità alla trasformazione, le potenzialità insediative;
5. una sicura dimestichezza nel coniugare scelte compositive, strutturali, tecnologiche in un manufatto di struttura complessa;
6. la capacità di pervenire alla precisazione esecutiva dell’edificio (o insieme di edifici), in regime di continuità con le scelte di espressione formale del progetto.
Prerequisiti
1. aver sostenuto la prova d’esame dei precedenti Corsi e Laboratori di Architettura e Composizione.
2. conoscenza di almeno uno testo di storia dell'architettura contemporanea.
3. pieno possesso della geometria euclidea e dei metodi di rappresentazione (digitali e analogici) del progetto architettonico e urbano.
2. conoscenza di almeno uno testo di storia dell'architettura contemporanea.
3. pieno possesso della geometria euclidea e dei metodi di rappresentazione (digitali e analogici) del progetto architettonico e urbano.
Metodi didattici
A titolo orientativo si individuano quattro fasi didattiche integrate:
1. inquadramento teorico e impostazione programmatica;
2. lezioni su exempla, con particolare riguardo all’individuazione di possibili riferimenti;
3. a partire dai progetti degli studenti (le revisioni saranno collettive) saranno individuati temi critici che costituiranno l’oggetto di lezioni teoriche mirate.
4. durante l’anno si svolgeranno in aula alcune prove ex-tempore, una sorta di esperimento in presa diretta per consentire un approccio induttivo al progetto con l’obiettivo di verificare l’uso consapevole e non omologato degli strumenti e dei metodi di rappresentazione, intesi come mezzi di formazione, comprensione e verifica delle intenzioni progettuali.
1. inquadramento teorico e impostazione programmatica;
2. lezioni su exempla, con particolare riguardo all’individuazione di possibili riferimenti;
3. a partire dai progetti degli studenti (le revisioni saranno collettive) saranno individuati temi critici che costituiranno l’oggetto di lezioni teoriche mirate.
4. durante l’anno si svolgeranno in aula alcune prove ex-tempore, una sorta di esperimento in presa diretta per consentire un approccio induttivo al progetto con l’obiettivo di verificare l’uso consapevole e non omologato degli strumenti e dei metodi di rappresentazione, intesi come mezzi di formazione, comprensione e verifica delle intenzioni progettuali.
Verifica Apprendimento
La verifica dell'apprendimento si articola in due fasi:
1. revisioni periodiche da parte della docenza degli elaborati progettuali sviluppati durante il periodo didattico;
2. a conclusione del corso, lo studente sarà sottoposto a un esame orale durante il quale dovrà presentare gli elaborati progettuali richiesti con maturità e proprietà di linguaggio dando conto dei riferimenti culturali e delle logiche compositive adottate. I grafici prodotti dovranno essere connotati da un’accurata rappresentazione che dimostri la padronanza di gestire un progetto complesso dalla scala del dettaglio architettonico fino alla scala urbana.
1. revisioni periodiche da parte della docenza degli elaborati progettuali sviluppati durante il periodo didattico;
2. a conclusione del corso, lo studente sarà sottoposto a un esame orale durante il quale dovrà presentare gli elaborati progettuali richiesti con maturità e proprietà di linguaggio dando conto dei riferimenti culturali e delle logiche compositive adottate. I grafici prodotti dovranno essere connotati da un’accurata rappresentazione che dimostri la padronanza di gestire un progetto complesso dalla scala del dettaglio architettonico fino alla scala urbana.
Testi
Premesso che si richiede la conoscenza approfondita di almeno una "storia dell'architettura contemporanea", per ogni fase saranno forniti riferimenti bibliografici mirati: una sorta di guida, di sussidio didattico parallelo alle lezioni e ai seminari.
Bibliografia di riferimento:
PAOLELLA A. (2024), Architetture indisciplinate, Milano: Elèuthera.
SENNET R., SENDRA P. (2022), Progettare in disordine, Roma: Treccani.
PAOLELLA A., KROLL L. (2021), Tracce umane, oltre la manifestazione del disordine, Cosenza: Luigi Pellegrini Editore.
WATSON J. (2020). Lo—TEK. Design by Radical Indigenism. Cologne: Taschen.
GALIANO L. F. (2020). Arquitectura Viva. Herzog & de Meuron 2003-2019. Madrid: Arquitectura Viva SL.
ANGI B. (2018). Ricomposizioni Architettoniche, parallelismi e analogie. Siracusa: LetteraVentidue.
VRACHLIOTIS G./FREI O. (2017).Thinking by Modeling. Leipzig Spector: Books OHG.
ANGI B. (2016). Amnistia per l'esistente. Strategie architettoniche adattive per la riqualificazione dell'ambiente costruito. Siracusa: LetteraVentidue.
ANGI B. (ed.) (2016). Eutopia Urbana. Eutopia Urbanscape. La riqualificazione integrata dell'edilizia sociale. The combined redevelopment of social housing. Siracusa: LetteraVentidue.
Alejandro Aravena (ed.) (2016), Reporting from the Front, 15th International Architecture Exhibition, Venezia: Marsilio.
KOOLHAAS R. (2014). Elements of Architecture, 14th International Architecture Exhibition. Venezia: Marsilio.
AURELI, P. V. (2013). Less Is Enough: On Architecture and Asceticism. Mosca: Strelka Digital Press.
MVRDV (2006). KM3, Excursions on Capacities. Barcelona: Actar.
DRUOT F., LACATON A., VASSAL J.P. (2004). Plus. Les grands ensembles de logements. Territoire d’exception. Etude réalisée pour le Ministère de la Culture et de la Communication Direction de l’Architecture et du Patrimoine. Barcelona: Actar.
CASTRO R., DENISSOF S. (2005). [Re]modeler, Métamorphoser. Paris: Le Moniteur.
OMA, KOOLHAAS R., MAU B. (1997). S,M,L,XL. Köln: Taschen.
LE CORBUSIER (1935-1970). Oeuvre complète 1910-1965, 8 vol. Zurich: Gisberger – Artemis.
Bibliografia di riferimento:
PAOLELLA A. (2024), Architetture indisciplinate, Milano: Elèuthera.
SENNET R., SENDRA P. (2022), Progettare in disordine, Roma: Treccani.
PAOLELLA A., KROLL L. (2021), Tracce umane, oltre la manifestazione del disordine, Cosenza: Luigi Pellegrini Editore.
WATSON J. (2020). Lo—TEK. Design by Radical Indigenism. Cologne: Taschen.
GALIANO L. F. (2020). Arquitectura Viva. Herzog & de Meuron 2003-2019. Madrid: Arquitectura Viva SL.
ANGI B. (2018). Ricomposizioni Architettoniche, parallelismi e analogie. Siracusa: LetteraVentidue.
VRACHLIOTIS G./FREI O. (2017).Thinking by Modeling. Leipzig Spector: Books OHG.
ANGI B. (2016). Amnistia per l'esistente. Strategie architettoniche adattive per la riqualificazione dell'ambiente costruito. Siracusa: LetteraVentidue.
ANGI B. (ed.) (2016). Eutopia Urbana. Eutopia Urbanscape. La riqualificazione integrata dell'edilizia sociale. The combined redevelopment of social housing. Siracusa: LetteraVentidue.
Alejandro Aravena (ed.) (2016), Reporting from the Front, 15th International Architecture Exhibition, Venezia: Marsilio.
KOOLHAAS R. (2014). Elements of Architecture, 14th International Architecture Exhibition. Venezia: Marsilio.
AURELI, P. V. (2013). Less Is Enough: On Architecture and Asceticism. Mosca: Strelka Digital Press.
MVRDV (2006). KM3, Excursions on Capacities. Barcelona: Actar.
DRUOT F., LACATON A., VASSAL J.P. (2004). Plus. Les grands ensembles de logements. Territoire d’exception. Etude réalisée pour le Ministère de la Culture et de la Communication Direction de l’Architecture et du Patrimoine. Barcelona: Actar.
CASTRO R., DENISSOF S. (2005). [Re]modeler, Métamorphoser. Paris: Le Moniteur.
OMA, KOOLHAAS R., MAU B. (1997). S,M,L,XL. Köln: Taschen.
LE CORBUSIER (1935-1970). Oeuvre complète 1910-1965, 8 vol. Zurich: Gisberger – Artemis.
Contenuti
Il corso verterà su temi di “ricomposizione” architettonica e urbana in contesti reali e con programmi definiti in accordo con le pubbliche amministrazioni. Questa modalità di lavoro, che àncora il progetto didattico a domande concrete, è già stata sperimentata più volte in passato e ha origine dalla convinzione che l’università, con le sue molteplici competenze disciplinari, debba porsi a servizio della domanda sociale, che possa e debba riuscire a orientare le collettività all’ineluttabilità di scelte congrue e produttive. La cultura architettonica è un “bene comune” e non può restare confinata all’interno delle comunità scientifiche. Porsi al servizio della collettività proiettandosi all’esterno dovrebbe costituire uno dei compiti primari dell’università, così come indicare vie alternative di sviluppo urbano attraverso esempi concreti. Diffondere un messaggio funzionale alla declinazione, tra le molteplici derive di ricerca, del tema dell’abitare/vivere – nelle sue molteplici accezioni – centrale dal punto di vista sociale, economico, politico. Gli strumenti che le diverse istituzioni possiedono permettono di intraprendere già ora percorsi virtuosi di confronto tra ricerca e governo dei luoghi, al termine dei quali non si dovrà assistere a una sovrapposizione di ruoli (l’università che interviene nel mondo della professione facendo valere pesi e competenze difficilmente reperibili sul mercato), ma a un affiancamento che potrà generare un condiviso progetto del territorio, di concerto con le amministrazioni pubbliche. Si ritiene inoltre necessario, lavorare su temi di “ricomposizione” architettonica e urbana per consentire agli studenti di imparare a identificare le criticità dei contesti, mappare le discrasie e tener conto delle indicazioni degli strumenti urbanistici nonché delle attese derivanti dalle loro applicazioni.
La concretezza, come motore primo della didattica, non deve tuttavia limitarsi alla scelta del tema, ma deve ancorarsi rigidamente ai principi della costruzione anche ai fini di esorcizzare quella sorta di irrigidimento accademico poco incline a confrontarsi con le questioni della prassi, della poietica, che si riscontra spesso in molte scuole italiane.
È necessario riuscire a far nostro l’imperativo costante di Giuseppe Samonà, principale artefice dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, circa la necessità di «privilegiare sempre i valori della cultura», rivalutando soprattutto la formazione umanistica che, in passato, aveva permesso ai Maestri di costruire delle vere scuole. Scuole ove fornire riferimenti e praticare la didattica come maieutica, come necessità di permettere a ogni singola personalità di ricercare (trovare) le proprie affinità elettive e i propri modi di rappresentazione del progetto sotto una guida capace di orientare nella scelta dei linguaggi, mantenendosi fedeli alle pratiche della costruzione e alle regole dell’arte. Scuole ove si pratichi la “ricerca paziente”, si insegni a privilegiare il ricorso alle logiche induttive che fanno procedere dal particolare all’universale («nel dettaglio c’è Dio» sosteneva Mies van der Rohe) e soprattutto ove si impari l'attenzione alle “misure”, generatrici dello spazio e custodi delle proporzioni. Scuole in cui si venga messi in guardia dai rischi delle sempre più performanti e astratte modalità di rappresentazione in rapporto alle immutabili necessità di concretezza. La prefigurazione del manufatto architettonico, da pratica tesa a fornire un sistema di istruzioni per il montaggio sembra, oggi più che mai, spostarsi verso l’assemblaggio acritico di componenti prefiniti, delegato a mezzi e processi informatici che propongono nuove modalità di “costruzione della rappresentazione”, lontane dalle logiche della “costruzione del progetto”.
La concretezza, come motore primo della didattica, non deve tuttavia limitarsi alla scelta del tema, ma deve ancorarsi rigidamente ai principi della costruzione anche ai fini di esorcizzare quella sorta di irrigidimento accademico poco incline a confrontarsi con le questioni della prassi, della poietica, che si riscontra spesso in molte scuole italiane.
È necessario riuscire a far nostro l’imperativo costante di Giuseppe Samonà, principale artefice dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, circa la necessità di «privilegiare sempre i valori della cultura», rivalutando soprattutto la formazione umanistica che, in passato, aveva permesso ai Maestri di costruire delle vere scuole. Scuole ove fornire riferimenti e praticare la didattica come maieutica, come necessità di permettere a ogni singola personalità di ricercare (trovare) le proprie affinità elettive e i propri modi di rappresentazione del progetto sotto una guida capace di orientare nella scelta dei linguaggi, mantenendosi fedeli alle pratiche della costruzione e alle regole dell’arte. Scuole ove si pratichi la “ricerca paziente”, si insegni a privilegiare il ricorso alle logiche induttive che fanno procedere dal particolare all’universale («nel dettaglio c’è Dio» sosteneva Mies van der Rohe) e soprattutto ove si impari l'attenzione alle “misure”, generatrici dello spazio e custodi delle proporzioni. Scuole in cui si venga messi in guardia dai rischi delle sempre più performanti e astratte modalità di rappresentazione in rapporto alle immutabili necessità di concretezza. La prefigurazione del manufatto architettonico, da pratica tesa a fornire un sistema di istruzioni per il montaggio sembra, oggi più che mai, spostarsi verso l’assemblaggio acritico di componenti prefiniti, delegato a mezzi e processi informatici che propongono nuove modalità di “costruzione della rappresentazione”, lontane dalle logiche della “costruzione del progetto”.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Sono previsti visite didattiche ad importanti eventi culturali e fieristici.
Corsi
Corsi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 Anni
5 anni
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